Una campagna capillare di screening oncologici per i tumori del colon retto, della mammella e dell’utero partirà il prossimo autunno su quasi tutto il territorio metropolitano di Napoli. E i pazienti non spenderanno neanche un centesimo.
L’annuncio è stato dato nel corso del convegno organizzato dai dirigenti nazionali del Sumai (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana), svoltosi a Napoli, presso l’Hotel Alabardieri. Un’iniziativa importante considerato che il carcinoma del colon-retto è in assoluto il tumore a maggior insorgenza nella popolazione italiana e la regione più colpita è proprio la Campania, con le province di Napoli e Caserta che hanno registrato un incremento di casi più alto negli ultimi venti anni (con una media di 1.200 morti l’anno). “La prevenzione del cancro del colon retto – spiega Antonio Stellato, responsabile del progetto di screening per l’ASL NA 1 – rientra tra i Lea (livelli essenziali di assistenza) del Servizio Sanitario Nazionale ed il ministero della salute ha previsto una copertura dello screening sul territorio nazionale pari all’80% della popolazione a rischio; in Campania siamo solo al 10% della copertura, quindi adesso dobbiamo attivarci alacremente per coprire questo enorme gap con il resto dell’Italia”. Il progetto vedrà protagonisti anche i medici di famiglia: “Saranno coinvolti anche loro per la prima volta in un progetto di screening - afferma Saverio Annunziata, dirigente nazionale del Sumai – a partire dalla sua programmazione fino alle varie fasi della sua realizzazione: tutto ciò ne garantirà sicuramente il successo. Saranno sempre i medici di famiglia a garantire la selezione dei soggetti a rischio, si faranno inoltre carico di convocare ognuno dei propri pazienti selezionati, cui verrà somministrato un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ed, in caso di positività su tre campioni consecutivi, il paziente verrà avviato presso un presidio dell’Asl dove sarà sottoposto a colonscopia per porre diagnosi certa”.
La vera svolta è che i costi di questo imponente processo di prevenzione saranno a carico solamente dell’ASL: “E’ importante sottolineare che i pazienti non spenderanno neanche un centesimo. Inoltre, tutti quelli selezionati per lo screening saranno avviati in una corsa preferenziale per gli accertamenti, evitando così le liste di attesa. Speriamo che sia solo l’inizio di un inversione di tendenza su questo tema da parte della Regione, delle ASL e dei medici di fiducia, che potranno finalmente prendersi cura dei propri pazienti, senza perdere tempo per questioni burocratiche”.