'Le persone devono essere incoraggiate a prendersi maggiore cura della propria cute, altrimenti i casi di melanoma continueranno ad aumentare'
La lampada abbronzante è molto più pericolosa dell'esposizione al sole a mezzogiorno in estate, orario bandito dai dermatologi. Il rischio di insorgenza di tumori della pelle è doppio trascorrendo lo stesso periodo di tempo sotto la luce artificiale dei lettini o sotto quella naturale del Sole.
A sostenerlo è uno studio condotto in Gran Bretagna. esperti della University of Dundee hanno testato i livelli di radiazioni ultraviolette emessi da 400 macchine in tutta l'Inghilterra, riscontrando che 9 su 10 non rispettano gli standard di sicurezza europei, nella maggioranza dei casi emettendo il doppio dei raggi consentiti.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha inserito i lettini solari nella lista delle abitudini che espongono maggiormente al rischio di cancro, di cui fanno parte anche le sigarette. Secondo gli esperti, le macchine che rilasciano una quantità eccessiva di raggi Uv espongono a un rischio sei volte superiore di insorgenza di melanoma rispetto a una sessione di tintarella sotto il Sole del Mediterraneo, in una giornata estiva, nell'orario più caldo.
“Lo sviluppo di lettini 'superpotenti', così come la scarsa efficacia dell'industria che li produce nell'auto-regolarsi - spiega Harry Moseley, principale autore della ricerca - sta ponendo soprattutto i giovani a un rischio di tumori della pelle superiore rispetto a quanto si è creduto fino a oggi. Le persone devono essere incoraggiate a prendersi maggiore cura della propria cute, altrimenti i casi di melanoma continueranno ad aumentare”.
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