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Tumori: nanoparticelle per distruggere le metastasi

Creato il 08 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Gli scienziati della Cornell University hanno progettato delle nanoparticelle in grado di attaccarsi alle cellule tumorali presenti nel sangue e distruggerle.

Le “sticky balls” (tradotto letteralmente: palline appiccicose) sono costituite da una proteina in grado di uccidere il tumore, proteina Trail, e da altre proteine adesive attaccate a delle nanoparticelle di forma sferica.
Iniettate nel sangue, queste “sfere appiccicose”, si attaccano ai leucociti che, nel caos del flusso ematico, si  scontrano con cellule tumorali metastatiche,  distruggendo quest’ultime grazie all’azione della proteina Trail.

Bloccare la fase di metastasi di un tumore sarebbe un grande passo avanti per la cura del cancro, infatti, come evidenzia il Prof. Michael King “Circa il 90% delle morti per cancro sono legati a metastasi”.

I risultati del team guidato dal Prof. King mostrano notevoli risultati: “Nel sangue umano e in quello di topo, dopo circa due ore, le cellule tumorali, presenti nel flusso ematico, sono completamente disintegrate”.

Secondo i ricercatori questo trattamento potrebbe essere usato prima dell’intervento chirurgico e della radioterapia, oppure in pazienti con tumori molto aggressivi per prevenirne la diffusione.

Finora questa tecnica non sembra aver effetto sul sistema immunitario o causare il danneggiamento di altre cellule;
tuttavia, saranno  necessari diversi test prima che possa essere sperimentata sugli esseri umani.

 

I tumori in Italia - In Italia ogni giorno vengono scoperti circa 1000 nuovi casi di tumore, con una stima annua totale di 364mila diagnosi di cancro ogni anno: 202mila casi tra gli  uomini (tra i quali l’incidenza di tumore aumenta ogni anno) e 162mila fra le donne.
In Italia la frequenza di neoplesie è maggiore rispetto agli Stati Uniti e agli altri paesi dell’Europa del nord, ma la mortalità per tumore è in riduzione, nonostante questo dato sia nascosto dall’invecchiamento della popolazione.
Risulta sempre importante e fondamentale seguire un programma di screening e prevenzione per avere una maggior probabilità di cura e sopravvivenza.

 


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