Tunisi: primo festival delle rivolte arabe
21 luglio , si apre a Tunisi il primo festival itinerante delle rivolte arabe. Il festival prevede canti e altre performance dedicate a Piazza Tahrir e ai ‘martiri’ di Sidi Bouzid. Come annuncia al-Asaad Khadar, organizzatore e direttore artistico dell’evento, si tratta di un festival musicale, che vedrà la partecipazione di cantanti arabi provenienti non solo dalla Tunisia, ma anche dall’Egitto, dalla Libia e dai territori palestinesi. In un’intervista ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, Khadar spiega che “l’obiettivo è inviare al popolo tunisino e a quello arabo in genere un messaggio di ringraziamento e riconoscenza per averci permesso a tanti artisti, dopo 30 anni di esilio, di ritornare a esibirsi in patria”. ”Questo festival vuole anche salutare il popolo palestinese – dice – protagonista della prima e della più grande rivoluzione araba, oltre che i rivoluzionari egiziani e libici”. I partecipanti sono stati selezionati da una commissione composta da maestri di canto e di musica, che hanno scelto i 30 artisti migliori tra quelli che si sono presentanti.
“Putroppo l’apertura del festival non potra’ avvenire nella citta’ di Sidi Bouzid, dove e’ esplosa la rivolta tunisina, che ha dato il via a tutte le altre – prosegue l’organizzatore – a causa degli scontri avvenuti in quella citta’ negli ultimi giorni. Per questo partiremo da Tunisi e contiamo di arrivare a Sidi Bouzid il 29 luglio”. I cantanti arabi hanno gia’ composto brani dedicati alle rivoluzioni, come l’egiziano Mustafa Mahmoud che dedichera’ un canzone a Piazza Tahrir o come il libico Wail al-Badri, noto per essere il primo artista ad aver aderito alla rivoluzione libica, cantando per i ribelli nella piazza centrale di Bengasi. Il festival si spostera’ in tutto in sette province tunisine e i suoi incassi saranno devoluti alle famiglie dei profughi libici che si trovano nei campi lungo il confine tunisino.
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