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Tunisia /Governo con più indipendenti

Creato il 09 marzo 2013 da Marianna06

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Ali Larayedh del partito Ennahda, quasi certamente primo ministro del prossimo governo di Tunisi, ha presentato alla tv, nei giorni scorsi, gli uomini “nuovi” della compagine ultima che guiderà il suo Paese.

Essi sono in prevalenza personalità indipendenti dai partiti.

E la scelta riguarda dicasteri importanti come quello degli Interni, degli Esteri, della Difesa e della Giustizia.

Ed è un grande aspetto positivo questo genere orientamento in quanto le competenze richieste dalla politica oggi sono molto più complesse di un tempo e non è detto che gli uomini di partito le posseggano tutte e tutte mirate allo scopo.

Senza mettere in conto le contese interne agli stessi raggruppamenti politici , quasi sempre di natura ideologico-confessionale, dove un Islam, per quanto moderato e tollerante possa essere (cosa che non sempre è), guarda più alla tradizione che al futuro e non supporta affatto le giovani generazioni in cerca di un avvenire un po’ più garantista e soprattutto da trascorrere a casa propria.

Tuttavia nella massa- è noto- non mancano giovani di concezioni oscurantiste. E’, infatti, un dato di fatto non trascurabile ed è qui che si è offuscata la cosiddetta  “rivoluzione dei gelsomini” di un anno addietro.

Questo esecutivo resterà in carica fino alla fine di questo anno solare e  le elezioni , tanto legislative che presidenziali, sono previste per la fine del 2013 o per l’inizio del 2014.

Esso è  scaturito naturaliter dalle proteste di piazza del mese scorso dopo l’assassinio brutale di Chokri Belaid, laico,figura leader dell’opposizione.

Interessante  è ,inoltre, registrare che la quota dei rappresentanti di Ennahda nel nuovo esecutivo è passata dal 40% al 28%.

L’importante per chi avrà l’onere e l’onore di governare la Tunisia, sarà,  comunque, di arginare le violenze dei gruppi di orientamento salafita.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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