Nella stessa collana in cui è apparso LA FINE di Salvatore Scibona ecco Bambina mia, a ricordarci che il sogno americano è fatto anche di luoghi come il Campo caravan Calle de las Flores, nei pressi di Reno, ma molto più prossimo al nulla…
Con la voce straordinaria di una giovane guidata in percorso di formazione, crescita e sopravvivenza dal suo inseparabile Manuale della giovane scout girl, ultima nata di una generazione di madri bambine. Il vivace mosaico del suo diario di vita è fatto di appunti, ritagli di giornale, incontri con strani adulti e assistenti sociali: originalissimo esordio!
Tupelo Hassman Bambina mia , 66thand2nd
traduzione di Federica Aceto
Nevada, anni Ottanta. Nel campo caravan Calle de las Flores − «poco più a nord di Reno e poco più a sud del nulla» − la vita è scandita dall’ebbrezza del gioco d’azzardo e si regge sul principio dell’interdipendenza del gruppo. La piccola Rory Dawn Hendrix abita nella roulotte Nobility con la madre Jo, donna bella e dal passato sofferto con l’abitudine di fidarsi degli uomini sbagliati, e passa le giornate quasi sempre da sola. È nel Manuale delle girl scout che Rory cerca quella guida che sembra mancarle nella vita. Pur sapendo di avere il destino segnato − «figlia debole di mente di una figlia debole di mente, lei stessa il prodotto di una schiatta debole di mente» −, è determinata a rompere il ciclo del sangue, trovando conforto nella pienezza delle parole. Composto da pagine di diario, relazioni di assistenti sociali, esercizi di grammatica, verbali di arresti e lettere di famiglia, Bambina mia di Tupelo Hassman è un collage devastante che mette in scena il fallimento del sogno americano.