La nave mercantile “Tuna1”, proveniente dalla Turchia e battente bandiera delle isole Cook, è stata bombardata ieri dall’esercito libico a 13 miglia dalla città di Tobruk e a 10 miglia dalla costa di Derna, porto verso il quale era diretta per consegnare un carico di cartongesso. Secondo il ministero degli Esteri di Ankara, la nave è stata colpita in acque internazionali e nell’esplosione sono stati feriti alcuni membri dell’equipaggio e un ufficiale turco ha perso la vita. Il cargo ha cercato di allontanarsi dopo un primo bombardamento arrivato dalle coste libiche, ma ha ricevuto un ulteriore attacco aereo e ha preso definitivamente fuoco. Secondo quanto riportato dal portavoce dell’esercito libico, Mohamed Hejazi, l’imbarcazione avrebbe violato l’ordine dei militari di non avvicinarsi alla città di Tobruk, in parte controllata dai miliziani jihadisti affiliati allo Stato Islamico.
La tensione tra Turchia e Libia era già alta a causa delle accuse rivolte dal governo di Tripoli a quello di Ankara di sovvenzionare tramite diversi canali i combattenti dell’Isis. Abdullah al Thani, premier in carica riconosciuto dalle forze libiche, già a febbraio aveva deciso di interrompere le relazioni diplomatiche ed economiche con la Turchia, arrivando a espellere tutte che aziende turche dal territorio libico, a causa del presunto sostegno di Ankara a diversi gruppi islamiste con l’invio clandestino di armamenti e munizioni.
La Turchia, da parte sua, aveva richiamato il suo ambasciatore e congelato ogni tipo di relazione fino ad ora, quando il ministro degli esteri si è dovuto esprimere circa il bombardamento: “Condanniamo fortemente questo spregevole attacco che ha preso di mira una nave civile in acque internazionali e malediciamo quelli che lo hanno condotto”. I toni al momento non superano il livello diplomatico ma potrebbero scaldarsi nelle prossime ore.