Il calciatore Deniz Naki è stato costretto a lasciare la Turchia, suo paese d’origine e il Gençlerbirligi, squadra in cui militava, per via delle proprie origini. Ha dovuto lasciare tutto e tutti ed andarsene per proteggere amici e famiglia, la colpa di Deniz quella di aver espresso attraverso i social network il suo sostegno alla causa dei curdi di Kobane, città assediata dall’Isis e di aver postato foto e fatto commenti contro quest’ultimo. Il calciatore è stato assalito nella notte del 2 novembre scorso da tre uomini che l’hanno pestato a sangue. Come riporta la BBC, non appena tre uomini che camminavano per strada ad Ankara hanno riconosciuto il calciatore hanno iniziato ad insultarlo e criticarlo per le origini curde (minoranza etnica e religiosa turca).
Uno dei tre ha sferrato un pugno sul viso di Deniz, il quale si è difeso prima di fuggire mentre i suoi assalitori gli urlavano: “Il primo avvertimento non ti era bastato? Questo è il secondo e ultimo. Devi lasciare questo paese, questa città e il Gençlerbirligi“. Prima di questo spiacevole accaduto il calciatore si era ritrovato vittima di altri spiacevoli avvenimenti.
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