Samaras è infatti venuto in compagnia di una dozzina di ministri, come evidenziato minuziosamente nella dichiarazione congiunta finale sono state siglate - in aggiunta alle 22 di tre anni fa - ben 25 nuove intese, nei più disparati settori: formazione, scambi giovanili, agricoltura, sanità, immigrazione, giustizia, terrorismo, imprenditorialità, cultura, turismo, sport, persino Olimpiadi nel caso in cui la città sul Bosforo si aggiudichi quelle del 2020. Alla delegazione greca sono stati aggregati anche un centinaio di imprenditori, che insieme ai due premier e vari ministri hanno poi partecipato - qualche centinaio di metri più in là, in un altro palazzo ottomano trasformato in hotel di lusso - nel business forum greco-turco. L'interscambio ha raggiunto i 5 miliardi di dollari nel 2012, con un + 20% nell'ultimo anno nonostante la crisi: l'obiettivo è di raddoppiarli entro il 2015; la Grecia è inoltre il quinto maggior investitore in Turchia, con 6,5 miliardi di dollari nell'ultimo decennio: e gli uomini d'affari greci presenti al forum hanno sottolineato l'importanza strategica di questi investimenti per penetrare nei mercati dell'Asia centrale e del Medio oriente, determinanti per il rilancio del loro sistema economico. Tra l'Alto consiglio e il vertice imprenditoriale, una conferenza stampa sempre congiunta; e c'è stato il tempo anche per una visita di cortesia - al Fener, sul Corno d'oro - al Patriarca greco-ortodosso Bartolomeo.
[...]
(per leggere l'articolo completo, cliccate qui)
Questa voce è stata pubblicata in politica estera, Turchia. Contrassegna il permalink.