Non ricorre a troppi giri di parole Recep Tayyip Erdogan, Primo Ministro turco, nell’informare il Paese sugli eventuali provvedimenti da prendere contro costoro che manifesteranno oggi in Piazza Taksim a Istanbul.
“Non potete occupare la piazza come avete fatto l’anno scorso. Dovete rispettare la legge. Se ci andate sarete arrestati. Alle nostre forze di sicurezza sono state date istruzioni chiare. Faranno tutto ciò che è necessario”, sono state le dure parole del premier.
La manifestazione cui accenna Erdogan è stata organizzata dagli oppositori per il primo anniversario della protesta di Gezi Park. Tale manifestazione, che ha avuto luogo lo scorso anno, vide scendere in piazza oltre tre milioni di persone contro il governo turco, e produsse otto morti e più di ottomila feriti.
Tali proteste ebbero luogo perché la popolazione si ribellò al “progetto Gezi” voluto dal governo. Tale speculazione edilizia prevedeva l’abbattimento di seicento alberi e la conseguente distruzione dell’omonimo parco, uno dei pochi spazi verdi ancora presenti a Istanbul, per costruire un centro commerciale. Da piazza Taksim la rivolta si estese all’intera nazione, e le forze di polizia uccisero o ferirono centinaia di manifestanti, oltre ad arrestare avvocati e giornalisti.
Venticinquemila agenti di polizia e cinquanta blindati hanno presidiato la piazza e sono pronti ad intervenire in qualunque momento, oggi come allora. Oltre a Istanbul, altre città ospiteranno delle proteste.