(già pubblicato su Develop.med dell'istituto Paralleli)
Il ponte è praticamente pronto, mancano solo i collaudi. E' stato realizzato dall'italiana Astaldi, scavalca il Corno d'oro ed è parte integrante della nuova linea della metropolitana che - dal 29 ottobre 2013, l'anniversario della Repubblica - congiungerà la sponda occidentale e orientale di Istanbul attraverso un tunnel sotto il Bosforo. Lo stesso giorno, ci sarà anche un'altra inaugurazione ferroviaria: quella della linea ad alta velocità da Istanbul a Eskişehir, che proseguendo il viaggio consentirà di raggiungere la capitale Ankara in circa tre ore, contro le cinque attuali. Non solo, perché grazie alla Baku-Tbilisi-Kars e alla connessione Aktau-Urumchi - in fase di avanzata costruzione - si verrà a creare un passaggio ininterrotto da Londra alla Cina. E' la nuova "via della Seta" per il trasporto di passeggeri e di merci. La Turchia aspira infatti a diventare un hub nella rete di corridoi multi-modali tra l'Asia e l'Europa.
L'alta velocità è una novità recente, in Anatolia. La prima tratta - per l'appunto da Eskişehir ad Ankara - è entrata in funzione nel 2009, quella da Ankara a Konya due anni dopo, mentre il 23 marzo 2013 il primo ministro Erdoğan ha tagliato il nastro della Konya-Eskişehir. Gli obiettivi sono estremamente ambiziosi e sono stati esplicitamente enunciati nel programma elettorale per le politiche del 2011: costruire entro il 2023 - nel centenario della Repubblica - 10.000 chilometri di alta velocità, portare l'estensione totale della rete ferroviaria da 11.000 a oltre 25.000 chilometri. Un reticolo che si espande a vista d'occhio, che mette in comunicazione città prima semi-isolate favorendone lo sviluppo e che consente un più celere trasferimento delle produzioni industriali verso i mercati interni e d'esportazione. Solo per l'alta velocità è previsto un investimento complessivo - comprensivo dei lavori già eseguiti - di circa 20 miliardi di euro.
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