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Vi scrivo dalla nostra auto a noleggio mentre finiamo un’altra traversata Turca: da Goreme (Cappadocia) ad Antalya, prima tappa della costa Mediterranea occidentale.
Il secondo e terzo giorno ad Istanbul abbiamo visitato Hagia Sophia, un’ex chiesa cattolica convertita in Moschea che purtroppo però è per buona parte in restauro, e sinceramente non è che ci abbia colpito più di tanto, anche se è una tappa obbligata. Il biglietto costa 15 lire turche, che sono circa 6€; la fermata del tram è sempre Sulthanamet.
Al tramonto ci siamo diretti al porto per fare la mini crociera sul Bosforo, che divide nettamente la Turchia europea da quella Asiatica. Per prendere i biglietti tappatevi il naso e tenetevi strette la borsa mentre vi mischiate alle migliaia di persone che camminano strette strette per il lungo mare, vedrete un sacco di “Pr” che sventolano cartelli per le crociere, sceglietene uno a caso e trattate il prezzo: noi abbiamo sfangato il prezzo di 25 LT per entrambi! Ora, lo so che posso risultare antipatica ma a me non piace fare demagogia e lo sapete: quest’escursione, al tramonto poi, in teoria va fatta, ma io sarei scesa immediatamente se fossi stata sola! Dovete correre sgomitando, letteralmente, per salire sul ponte superiore del barcone e assicurarvi un posto su una panchina, perché c’è pure il rischio che stiate in piedi per le due ore di traversata, e comunque anche se vi sedete starete così tanto vicini alle altre persone che avrete difficoltà anche ad usare le braccia per fare foto.. Ogni barcone viene stipato come se non ci fosse un domani, sappiatelo e guardate le foto più avanti. Salpati dal porto, il capitano avrà la premura di mettere a tutta bomba una sorta di musica commerciale Turca, non vi dico che piacere! A metà tragitto io sono scesa di sotto, un po’ perché avevo freddo, un po’ perché proprio non ce la facevo più. Vi dico solo che mi sono messa dormire… ma ovviamente sono gusti e magari a voi piacerà!
La sera la musica cambia notevolmente, e come sottolineo i lati negativi di Istanbul di giorno, voglio rimarcare quelli positivi della sera. Siamo tornati a cena a Sulthanamet, di fronte al ristorante della sera precedente, segnalato dalla Lonely, c’è un ristorantino che si chiama Medusa: un giardinetto bucolico con le sedie in ghisa, le lanterne colorate appese ad un grande Melo e una cucina turca gustosissima e a prezzi più che ragionevoli! Calcolate che noi di media spendiamo 90tl a cena in due, che corrispondono a circa 35€.
Il giorno dopo ci siamo alzati tardi, siamo stati tutta la mattina nella piscina dell’hotel all’ultimo piano e poi ci siamo diretti a piazza Taksim, dove ultimamente si sono verificati i famosi scontri. Nella via principale che porta alla piazza, ci sono un sacco di negozi anche famosi, da Mango a Topshop (non ha nulla a che vedere con Londra) e da Sephora a Starbucks. Purtroppo la moda locale è imbarazzante, quindi non ho nulla da dire al riguardo. La sera abbiamo deciso di allontanarci dalla nostra zona e siamo andati a mangiare a Ortakoy, una zona pazzesca piena di bancarelle di bigiotteria bellissima e a due lire e ristorantini sui moli. Per arrivarci dovete prendere il tram fino al capolinea e poi prendere un taxi. Noi ci siamo capitati di sabato sera e c’era molta caciara, soprattutto per quanto riguarda il traffico. Ma è comunque caratteristico anche questo e ve la consiglio come zona. Attenzione sempre e comunque ai taxi, a mezzanotte i tram cessano il servizio e lottate per far accendere il tassametro, controllatelo a vista (ne ho visto passare uno da 10 lt a 49lt in pochi secondi!)
Anche oggi ho scritto un papiro… il prossimo e ultimo post su Istanbul sarà molto più positivo, perché abbiamo visitato un posto pazzesco.. quindi non perdetevelo!
Potete comunque seguire tutte le mie avventure in anteprima su Instagram: mi trovate come @theshabbylabels
L.
Total look: Zara Cappello: Choies Mini bag, Céline
Crociera sul Bosforo.. ecco di cosa vi parlavo!
La Moschea Blu di notte...
Nei dintorni di Piazza Taksim
Shorts, Two Women and Two Men Flat, Zara Tee, Zadig & Voltaire Hat, French Connection Sunglasses, Saraghina Bag, Céline
Quartiere di Ortakoy
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