La Turin Marathon è la perfetta immagine del suo presidente, il vulcanico Luigi Chiabrera. Un gioiello della città che ha travalicato i confini portando l’immagine di Torino in tutto il mondo, a tanti appassionati sportivi che hanno sempre più operato il passaparola a sua volta ingigantito dalla realtà ormai acquisita di maratona a tutti gli effetti internazionale. Veloce, bella, appetita: <<L’ultima edizione – sottolinea Chiabrera – è stata in campo femminile e dal punto di vista tecnico di livello altissimo. La più veloce di sempre. Un orgoglio guidare questo complesso che è diventato un fiore all’occhiello di noi tutti>>.
I numeri sono ormai e, lo diciamo con grande ammirazione, “spaventosi”. Oltre 2000 i volontari disseminati lungo il percorso, 26.000 in totale i partecipanti, divisi tra Junior Marathon (12.000), Stratorino (10.000) e maratona vera e propria (circa 4000). Ben tre le ore di diretta televisiva Rai, con produzione propria e assolutamente innovativa da parte degli organizzatori dell’evento: <<Un impegno probante –ricorda Luigi Chiabrera – sia sotto il profilo tecnologico che economico. L’abbiamo fortemente voluto e affrontato come si conviene ad una manifestazione che dà lustro anche al territorio. Nel corso dell’anno sono oltre un centinaio le nostre presenze in tour per il pianeta a promuovere Torino, la Turin Marathon e le nostre valenze cittadine. Che sono tante e sempre più riconosciute>>.
Tante le ore e gli anni spesi a far crescere ciò che una volta era un sogno in embrione ed oggi è una delle maratone mondiali più apprezzate, insignite dalla IAAF anche del titolo di Gold. Quale la più grande soddisfazione?: <<Sentirmi dire dalla gente comune “corro perché fa bene alla mia salute”. Speravo, un giorno, di ascoltare questa frase ed è sempre più ricorrente. Significa che il lavoro che stiamo svolgendo, caparbiamente, genera frutti. Possiamo inoltre parlare di una vera e propria osmosi tra tutti coloro che contribuiscono a colorare l’evento, ne sono parte integrante. Parlo dei corridori. Anche chi ha corso “solo” la junior o la Stratorino si è poi fermato ad assistere alla Maratona vera. Lo ha fatto con trasporto e con lo spirito di emulazione che è tipico di chi sente di essere parte di un grande progetto. L’ambizione dei più è infatti, un giorno, di arrivare a correre la maratona intera. Per far questo si predispone ad un percorso, di vita, di atteggiamento, di allenamento, che lo porterà a compiere l’impresa. Di questo sono e siamo profondamente orgogliosi>>.
Il 2012 ha portato un nuovo percorso. Come è stato metabolizzato dai partecipanti?: <<E’ piaciuto molto, sia ai corridori che agli spettatori. In particolare i secondi hanno potuto vedere per ben 5 volte le gesta degli atleti, vivendo ancora di più le loro emozioni e facendole proprie. Il passaggio all’interno della Crocetta è stato assolutamente suggestivo, al pari dell’arrivo, con via Roma attraversata dalla moltitudine umana e i portici a perimetrarla. Non dimentichiamo anche questo aspetto. Quello dell’esistenza dei portici è unico e consente anche in caso di avverse condizioni atmosferiche, agli spettatori, di assistere al riparo al passaggio della corsa podistica. Inizialmente avrei voluto il percorso transitante in tutti i quartieri ma sarebbe stato di difficile gestione per il numero eccessivamente alto dei Vigili impegnati. L’attuale è un giusto compromesso>>.
Il bilancio 2012 è dunque….?: <<Dal punto di vista organizzativo eccellente –prosegue il presidente Chiabrera – mentre da punto di vista economico drammatico. Non possiamo infatti pensare di continuare a fare delle cose così grandi senza l’appoggio di sponsor pesanti capaci di accompagnare il progetto di crescita. Nel 2012 sono stati ben 40.000 gli euro dati in solidarietà con La Stampa. Importante anche la nostra presenza solidale accanto alla maratona di Carpi, tra i siti colpiti dal terremoto in Emilia e sede di una storica maratona italiana>>.
La macchina Turin Marathon è articolata, complessa, appetibile. Sta portando a termine un’opera di recupero dell’area nella quale ha sede (quella della Cascina La Marchesa) che ha impegnato ingenti capitali e rappresenta un vero patrimonio per la Città di Torino, in tecnologia, management, accoglienza, tema della sicurezza dei grandi eventi. Proprio su quest’ultimo ha sostenuto e brillantemente superato, al termine della Maratona, un esame del Parlamento Europeo circa i progetti di settore: <<Il sogno – afferma Chiabrera – è che un giorno arrivi il Comune, superato l’attuale delicato momento, e dia solidità operativa e organizzativa a questa struttura. Esiste ad oggi un’indubbia attenzione nei confronti della stessa>>.
Cosa vede nel futuro del complesso Turin Marathon?: <<Vedo grandi potenzialità. I segnali che giungono a noi sono positivi. Torino è bella e piace. Le ricadute delle Olimpiadi non si sono viste subito ma negli anni a seguire, poiché il tam tam sulle grandi doti della nostra città non si è mai fermato. La maratona, tra le altre cose, ha un vantaggio in più rispetto ad altri appuntamenti sportivi. La gente che viene a correrla si ferma per più giorni. In particolare il giorno dopo ama godere la città che ha conquistato. Ne abbiamo avuto conferma quest’anno, il lunedì successivo alla gara, andando dal primo cittadino con i vincitori. In molti, protagonisti il giorno precedente, ci hanno fermato chiedendoci una foto di rito con i campioni. Ciò avviene solo nelle grandi Maratone. In questo l’abilità degli organizzatori vale un 20%, non di più, e parlo di organizzatori top come noi siamo. Il resto è merito della città. Questo ricalca in pieno lo slogan creato per l’evento…TORINO BELLA DA TOGLIERTI IL FIATO. Molti anni fa ci si lamentava della staticità del sito. Oggi il “problema” è opposto, c’è una grande movida. Io propenderò sempre per questa seconda versione. Abbiamo contribuito a cambiare la mentalità della gente, anche dei commercianti, che ora aprono la domenica della corsa. Orlando Pizzolato, ex grande campione, ha detto in diretta Rai di non aver mai visto tanta gente in una maratona, e non in campo nazionale, ma mondiale. Tutto questo mi riempie di gioia, al pari del titolo comparso sulla Stampa…”Santa Maratona”. E’ il risultato di tanti sforzi, passione, professionalità, semina…da quell’antica Susa – Avigliana>>.
Programmi per il futuro?: <<Sono già dietro l’angolo. Ultimare, come detto, la ristrutturazione di questa sede e pensare agli appuntamenti 2013. Ci sarà un cambio di date. Il 23 marzo avremo la “Tuttadritta”, il 21 aprile la Mezza Maratona, in novembre la Turin Marathon. Una serie non casuale che consentirà ai molti corridori che sono parte del nostro mondo di pianificare anche il modo di allenarsi e farlo in funzione del calendario. Ciò vale anche per i molti giovani che si stanno sempre più avvicinando alla corsa, grazie alla Stratorino e al suo ritorno agli antichi fasti>>.
di Roberto Bertellino
Condividi via:
- Google +1
- Stampa