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Turista fai da te? Si, grazie.

Creato il 18 luglio 2012 da Sarettajan @girotrottolando

Sono in Inghilterra, è vero, non dovrei pensare al Marocco… Ma che posso farci? Mi manca! Inoltre visto che già più di una persona mi ha chiesto dei consigli per viaggiare nel mio ex paese (sig) perché non creare una mini guida disponibile per tutti quei viaggiatori che hanno deciso di provare l’ebrezza di viaggiare senza alcun Tour Operator, senza alcuna agenzia, ma solo con il proprio zaino e i proprio piedi curiosi?
Dicono che molti italiani comprano i propri viaggi in agenzia perché non si fidano. Non si fidano di internet, non si fidano dei blog, non si fidano di se stessi in qualità di organizzatori, non si fidano e basta. Questa guida è invece per chi, al contrario, come me, non si fida delle agenzie che vendono i super sfavillanti pacchetti dei Tour Operators. Perché?
Punto 1°: I pacchetti spesso e volentieri sono organizzati da chi non è mai stato nel luogo in questione ma ha solo visto le foto su google. Quindi se loro possono farlo a migliaia di kilometri di distanza perché noi no???
Molti diranno “Perché non abbiamo le competenze!”. Sbagliato. La grande competenza di un operatore turistico è VENDERE viaggi, ve lo dice una laureata in turismo. Per organizzarli invece ci vogliono solo alcuni ma fondamentali requisiti: motivazione, curiosità, spirito d’iniziativa, un po’ di coraggio e tempo, quello si devo dire che ce ne vuole abbastanza. Avete questi requisiti? Perfetto, non vi serve nessun agente di viaggi.

Turista fai da te? Si, grazie.

Con una buona guida in mano siamo tutti potenziali agenti di viaggi di noi stessi!


Punto 2°: Per quale assurda ragione qualcun altro deve decidere come io voglio spendere il mio tempo? Nella stragrande maggioranza dei viaggi organizzati i turisti sono povere vittime sbattute di qua e di là, confuse, che mangiano ciò che gli viene detto di mangiare e vedono ciò che gli viene detto di vedere. Non possono decidere niente, non sono padroni delle loro vite. “Ok ora è il momento di scattare le foto, avete 5 minuti” “Bene, ora ci fermeremo al bagno, avete 3 minuti”, “Domani sveglia all’alba perché ci spostiamo a 5000 km da qui” etc etc.. Perché farci del male? Perché pensiamo di non potercela cavare da soli? Riappropriamoci del nostro tempo, è prezioso e nessuno ce lo restituirà. Organizziamoci sulla base dei nostri bisogni non su quelli di un’impresa che l’unica cosa a cui è interessata sono i nostri soldi, anche quelli preziosi e anche quelli nessuno ce li restituirà!. Certo c’è chi fa meglio il proprio lavoro, ma è solo perché vogliono “fidelizzarvi”. Questo è ciò che ci ripetevano continuamente durante le lezioni di marketing. Fidelizzare il cliente, far si che torni da noi. Non siamo nient’altro che loro marionette, se lo vogliamo.
Punto 3°: Vi posso assicurare che se vi informate approfonditamente prima di partire e sapete muovermi bene in loco spenderete moooolto di meno da soli che acquistando un pacchetto. Perché lo so? Perché ho organizzato viaggi ed è normale e giusto che chi organizza riceva la sua percentuale. Il punto è: siete disposti a pagare quella percentuale? Ne vale la pena? Questo dipende da voi. Io mi rivolgo soprattutto a chi vuole viaggiare spendendo il meno possibile. Dunque partiamo proprio dall’eliminare il non indispensabile, ovvero quella percentuale che a volte può essere più della metà del prezzo totale che voi pagate, lo sapevate questo? Pagate il doppio o anche di più di ciò che paghereste andando soli. Inoltre sinceramente, anche se da sola spendessi la stessa cifra che in un tour o di più, io preferisco comunque spendere i miei soldi come dico io e quando dico io. Si tratta di sapere gestire il proprio budget. Se sapete scegliere il miglior rapporto qualità/prezzo al supermercato credetemi, potete farlo ovunque.
Punto 4°: Con gli strumenti d’informazione oggi alla portata di tutti siamo perfettamente in grado di conoscere il luogo dove vogliamo andare. Ci sono tantissime guide, articoli, forum etc… Ovviamente occorrerà fare una selezione, ma si tratta solo di perdere alcuni week end di fronte al pc o alla Lonely Planet. Potete fare ancora meglio. Parlate di persona con chi ha viaggiato lì! Se non conoscete nessuno sicuramente qualcuno dei vostri amici lo conosce oppure cercatelo online! Non abbiate paura, chi viaggia sa quanto è importante ricevere aiuto, quindi ve lo darà con piacere! Perché io mi impegno per dare consigli di viaggio anche a degli sconosciuti? E perché le persone fanno Coutchsurfer? (se non sapete cos’è, affrettatevi, cliccate qui, è l’invenzione del secolo) Abbiamo tutti tempo da perdere? Vogliamo ricevere il premio nobel per la pace? Assolutamente no, si tratta semplicemente della passione per i viaggi e della stima per chi viaggia, che fa si che siamo tutti molto solidari tra di noi. E’ una specie di gruppo di aiuto per viaggiatori di cui facciamo inconsciamente parte. Puoi riconoscerci dal brillio dei nostri occhi mentre parliamo di un viaggio, da una valigia di emergenza sempre fatta sotto al letto o dallo sguardo ebete dinanzi a Discovery Travel Channel. Siamo noi, chiedi pure!! Non abbiamo alcun interesse a ingannarvi, non siate sospettosi, non tutti vogliono qualcosa in cambio di aiuto, perciò…come on, date libero sfogo alle vostre domande, tutto può esservi utile! Un esempio? In Marocco la tradizione (per qualcuno la superstizione) vuole che non si possa mangiare con la mano sinistra. Questo non tutte le guide lo dicono, ma chi c’è stato lo sa ed è un consiglio che può salvarvi da bruttissime figure o addirittura da severi rimproveri quando mangiate in una casa. La sinistra è la mano del diavolo per loro, meglio non rischiare!!
Turista fai da te? Si, grazie.

Noi viaggiatori del gruppo di autoaiuto possiamo aiutarvi e indicarvi il cammino!


Punto 5°: Da soli potete scoprire cose che non scoprireste mai e poi mai con un viaggio organizzato. Perché da soli avrete bisogno di informazioni e, quella persona che ve le darà, vi darà anche un suggerimento di sua spontanea volontà su un altro luogo che magari vi incuriosirà. In quest’altro luogo dove non era assolutamente previsto che andaste, chi vi venderà il pranzo vi inviterà a casa sua perché vi siete fermati a fare due chiacchiere con lui e ve ne è molto riconoscente. Questa casa sarà in un altro posto ancora più lontano e dove non avreste mai pensato di trovarvi. E lì che prenderete un bus dove incontrerete qualcun’altro e… e così via… Tutto iniziò perché avete chiesto un’informazione. Se viaggiate con un gruppo organizzato non avete bisogno di chiedere informazioni.
Turista fai da te? Si, grazie.

Imilchil. Uno di quei luoghi in cui sono arrivata per un'informazione...


Punto 6°: Posso darvi molte altre ragioni valide per viaggiare da soli, ma in fondo non si tratta solo di razionalità. Bisogna sentirlo dentro. Bisogna sentire quella voglia di vivere e scoprire che annulla ogni paura e ci spinge a lanciarci verso il vuoto. Sono sicura che molti di noi ce l’hanno dentro, si tratta solo di dimenticare tutte le paranoie che ci inculcano i mass media ed avere un po’ più di fiducia in noi stessi. Vi dico una cosa: Io sono stata rapinata a Parigi in quei pochi 5 giorni che ci sono stata e per giunta vicino alla Torre Eiffel mentre non ho mai corso alcun pericolo in diversi mesi vissuti nel deserto a pochi km dal confine con l’Algeria. Perché dovreste stupirvi? Ve lo dico io, perché il mondo vuole che pensiate che città come Parigi sono sicure e alla portata di tutti e luoghi invece come il sud del Marocco siano pericolosi. Ma ciò che il mondo vuole non corrisponde alla verità assoluta. Quindi perché non sperimentiamo con i nostri occhi qual è la realtà? E se fosse tutto ,o almeno una parte, diverso da come ce lo mostrano? Non avete voglia di saperlo? Non volete smettere di farvi ingannare? Se la risposta è si, viaggiate per conto vostro.
Turista fai da te? Si, grazie.

Non abbiate paura, non fatevi abbindolare: Saltate!!

Punto 7°: E’ già molto difficile “sentire” davvero, con tutti i vostri sensi, un luogo e le persone che vi abitano. Non mettete ulteriori barriere. Non lasciate che qualcuno parli per voi. Non vergognatevi di parlare male una lingua o di non parlarla affatto, esistono e sono sufficienti i gesti (e noi italiani siamo fenomenali in questo). Non camminate solo dove altri hanno camminato, non guardate solo quell’ombrellino rosso che sventola la guida per farsi seguire. Guardate dal lato opposto, uscite dal percorso. E’ lì fuori che incontrerete ciò che state cercando.

Turista fai da te? Si, grazie.

Anche se siete soli o in pochi, andate nel senso opposto del gregge!!


Punto 8°:Tutto questo non significa che è sempre meglio fare tutto da soli! In moltissimi casi per esempio l’aiuto delle agenzie locali può essere prezioso per noi e per loro. Per noi in quanto le persone che lavorano sul luogo sicuramente lo conoscono bene e possono aiutarci (questo non significa fidarvi della prima incontrata, ma di vagliarne qualcuna e poi decidere). Molte volte è indispensabile tale aiuto, come nel caso in cui voleste visitare il deserto. Di certo non potete avventurarvi da soli! D’ altro canto è un bene per loro perché utilizzando i loro servizi starete lasciando del denaro direttamente a loro e non ad un tour operator internazionale che, come ogni altra impresa, sfrutta risorse di altri paesi per ricavarne benefici che ovviamente terrà solo per se. Della componente etica del turismo parlerò meglio in seguito, ma per adesso, non fa male riflettere sul perché, dato che andiamo ad esempio in Madagascar,dobbiamo pagare un’ impresa italiana?? Se i servizi di cui usufruiamo saranno in Madagascar perché non dare i soldi al Madagascar??? Dovrebbe essere logico ma non lo è, pensateci…
Punto 9°: Dunque, per esempio, potremmo comprare dei singoli servizi da agenzie (locali!!) e costruirci noi il nostro pacchetto personale? Esatto!! Volete comunque un aiuto prima di partire? Allora potreste approfittare della competenza e dell’esperienza di un consulente di viaggi (figura ben diversa dall’agente!) se volete, se avete poco tempo per organizzarvi ad esempio o se, semplicemente, volete dei consigli pratici e non avete trovato nessuno che può fornirveli gratis! Esistono dunque figure professionali in grado di aiutarvi (quello che io farò da grande!) che non vi offrono scatolette preconfezionate dove è previsto quante volte respirare, ma vi aiutano a crearvi da soli il vostro viaggio. Quindi in questo caso avrete preso due piccioni con una fava! Non siete schiavi di nessun pacchetto superorganizzato, ma avrete lo stesso usufruito della consulenza e dell’aiuto di un operatore esperto. Che potreste volere di più?

Voglia di mandare a quel paese chi vuole vendervi un viaggio all-inclusive che adesso in realtà sapete essere all-excluded e di mettervi in marcia da soli? Missione compiuta! Il prossimo step sarà: Perché proprio in Marocco?

Turista fai da te? Si, grazie.

Pronti? Via!


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