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Turistas

Creato il 24 marzo 2012 da Giuseppe Armellini
Turistasleggerissimi spoiler, come foglie trasportate dal vento
Vedo Turistas solo per disintossicarmi dalla malattia sineddotica di cui parlavo nell'ultimo post.
Insomma, dopo aver avuto il privilegio di vedere Dio ed essere stato abbagliato dalla Sua luce in maniera così devastante la necessità di posar le mie pupille su qualcosa di più umano e triviale era impellente.
Purtroppo mi è andata anche troppo bene, speravo in una boiata, mi sono ritrovato un filmetto.
Il Giovane Mericano arriva in vacanza in Brasile accompagnato da due amiche sempre mericane femmine degli gnocchi.
Un altro ragazzo gli si avvicina e dice:
"Portarsi due gnocche così in Brasile è come portare sabbia su una spiaggia"
Beh, ammetto che una battuta così dopo 5 minuti non è male, forse stiamo un pelino sopra la media.
Poi lo stesso ragazzo esclama" ho così sete che berrei il sudore di una scimmia".
Caspita, ma allora c'è davvero uno col senso dello humour dietro! Bravi!
Tutto contento di quest'incipit abbastanza brillante (susseguente a un'ottima, adrenalinica e folle corsa in autobus con tanto di altrettanto ottima caduta del mezzo nella scarpata) comincio poi a notare che il film è praticamente il documentario ufficiale sulla
F emmina che
R egala
E rezioni
G enitali
N egli
A ltri
na cosa quasi fastidiosa, insomma, le cozze esistono, suvvia, e soprattutto in spiaggia, loro ambiente naturale.
Quando sono ormai sicuro che davvero invece di un film ci troviamo davanti al sopracitato documentario scientifico ecco che accade qualcosa, per farla breve ci sono anche i kattivi, ovviamente con esponenti della F.R.E.G.N.A in squadra.
Che capiamo? Semplicemente di trovarsi davanti ad Hostel in salsa caraibica.
Il plot è incredibilmente simile anche se sostituisce una velata critica sociale "paese povero che si vendica di quello ricco che lo sfrutta" al semplice e sadico divertimento dei ricconi rothiani.
Però, a sorpresa, Turistas non punta assolutamente sul tasto tortura sebbene l'unica abbastanza elaborata che ci presenta, un'asportazione del rene clandestina, sia realizzata in maniera pressochè perfetta (ve lo posso assicurare, il mio passato di asportatore di reni deve darvi la tranquillità della mia testimonianza).
Che dire? Scene girate alla grande- come tutte le subacquee con tanto di inquadrature molto discentiane e la corsa sotto la pioggia nella giungla-, attori più che sufficienti (specie il capo dei cattivi), ambientazioni davvero suggestive e un minimo d'azione mica da buttare.
Il problema è la mancanza di idee, una gestione dei tempi imbarazzante (l'inseguimento nelle grotte prende un quarto d'ora, ma che scherziamo? ma quando si è visto mai uno che bracca le vittime sott'acqua in apnea? poi se le raggiunge che gli fa, un grattino? per non parlare del passaggio notte/giorno ai limiti della credulità umana), la sensazione che davvero non ci sia la minima possibilità che il film esca minimamente dai binari e un presunto colpo di scena autoriale col servo che si ribella al padrone incisivo come un discorso politico del Trota.
Ma il colpo di scena c'è davvero!
Altro che final girl o final boy!
Qui siamo all'apoteosi dell'happy end.
Poi ovviamente non manca il tentativo di rivalutare i brasiliani con la famiglia tipo Isola del Giglio che aiuta i sopravvissuti.
Aoh, c'è de peggio, molto de peggio.
Diamo la sufficienza senza problemi.
Poi, se uno è particolarmente sensibile alla materia trattata nella parte documentaristica possiamo anche dar 9.
A me, sinceramente, non me ne frega nulla.
Io amo gli uomini.
L'ho capito con Seymour Hoffman.
Ecco, altro che guarito.
Sto più male di prima.
(voto 6)

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