di Pietro Acquistapace
Il Turkmenistan sembra deciso a diventare un attore di primo piano nello scenario energetico dell’area centroasiatica. È infatti notizia recente che il presidente turkmeno Gurbanguly Berdymukhammedov e il suo collega cinese Hu Jintao hanno firmato un accordo per l’esportazione verso la Cina di 65 milioni di metri cubi di gas annui, ossia la metà della quantità di gas consumata dallo stato cinese nel 2010. L’accordo riveste un importanza particolare per quanto riguarda le politiche energetiche della Russia, essendo da circa un decennio , il mercato cinese, oggetto del tentativo di penetrazione da parte del colosso russo Gazprom.
Il Turkmenistan avrebbe, secondo alcuni analisti, l’intenzione di stimolare la concorrenza tra Russia e Cina per attrarre investimenti di capitali sul suo territorio, destinando poi i capitali alla costruzione di infrastrutture per l’estrazione del gas del quale il desertico paese centroasiatico è molto ricco, tanto da possederne il secondo giacimento più grande al mondo. La firma dell’accordo ha scatenato un reciproco scambio di accuse tra la dirigenza di Gazprom (che è costretta di fatto a rivedere la propria politica nell’area) e il governo turkmeno. La compagnia russa accusa i turkmeni di fornire cifre non veritiere relativamente alle riserve di gas (dati che in Turkmenistan sono segreto di stato) mentre il governo del paese ex-sovietico ribadisce la propria libertà di stringere accordi senza sottostare ai diktat di Mosca.
È di pochi giorni fa la notizia che il presidente della compagnia turkmena Turmengaz, Amanali Khanalyev, avrebbe accolto positivamente le richieste fatte dall’Unione europea per la realizzazione del Trans-Caspian Gas Pipeline, destinato al traporto di gas verso l’Europa bypassando di fatto la Russia. Progetto, questo, esistente sin dalla fine degli anni Novanta, ma che ha visto una decisa ripresa grazie alle risoluzioni dell’Ue del settembre 2011 volte proprio alla ricerca di accordi con Turkmenistan ed Azerbajian per la realizzazione del gasdotto.
Sempre in tema di relazioni con l’Europa il Turkmenistan è fondamentale inoltre per l’approvvigionamento del progetto Nabucco, altro gasdotto che renderebbe l’Europa (quasi) indipendente dal gas russo. Il Turkmenistan ha inoltre accordi sia con gli Usa per un progettato (e al momento in stallo per motivi si sicurezza) gasdotto che passerebbe per Afganistan, Pakistan ed India, chiamato Trans-Afghanistan Pipeline (TAP or TAPI), sia con la stessa Russia, alla quale fornisce gas che viene rivenduto in Europa. Progetti turkmeni riguardano anche Iran e Afghanistan.