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Turner, ritratto di un uomo disgustoso

Creato il 07 febbraio 2015 da Cannibal Kid
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TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSOTurner (UK, Francia, Germania 2014) Regia: Mike Leigh Sceneggiatura: Mike Leigh Cast: Timothy Spall, Paul Jesson, Dorothy Atkinson, Marion Bailey, Lesley Manville, Ruth Sheen, Sandy Foster Genere: artefatto Se ti piace guarda anche: La ragazza con l'orecchino di perla, Pollock, Big Eyes
Non sono capace a dipingere. Non con pennelli, pastelli e matite. Posso provarci con le parole. Vi posso offrire un ritratto del pittore Turner: Turner era un uomo di merda. Fine del ritratto. E il film dedicato alla sua vita, com'è? La nuova pellicola di Mike Leigh è la dimostrazione di due cose:
1) Un grande artista non sempre è anche un grande uomo.
2) Il film sulla vita di un grande artista non sempre è anche un grande film.

TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSO

Certo che a dipingere così son capace anch'io...


Turner è una visione così piena di emozioni che al confronto lo spoglio dei voti per l'elezione del Presidente della Repubblica è stato uno spettacolo elettrizzante. Mi sono addormentato almeno 3 volte. E ogni volta che mi svegliavo, lo scrutinio non era ancora finito e la pellicola nemmeno. A tratti ho persino rimpianto All Is Lost. Giuro. Presa da un punto di vista artistico, questa pellicola potrà essere considerata da alcuni un gioiello. Una rappresentazione impeccabile dei quadri di Turner su grande schermo. A me però di Storia dell'Arte non me n'è mai fregata una Cippa. Tutta colpa del liceo. Come ho già detto parlando di Turing e del mio rapporto con la fisica, la scuola è altamente nociva. Ti porta a odiare le cose. Per colpa di quella stronz... antipaticona di una prof di Arte che avevo, il mio rapporto con questa materia è sempre stato negativo. Il giudizio sui quadri di Turner preferisco allora lasciarlo agli esperti del settore, ai critici d'arte di professione come Vittorio Sgarbi e Andrea Diprè... Ehm, sicuri che loro se ne intendano per davvero di Arte?
Io preferisco parlare di Cinema. Non perché mi ritenga un critico cinematografico, ma solo perché questa è la materia che qui su Pensieri Cannibali preferisco a volte celebrare, altre volte, e negli ultimi tempi capita piuttosto spesso, demolire. In questo caso non mi sento di dire che Turner sia un pessimo film. Non lo è. A me però ha provocato nell'ordine:
A) Noia mortale
B) Profonda irritazione
C) Disgusto totale nei confronti del protagonista
D) Pensieri omicidi
E) Pensieri suicidi
F) Morte, con tanto di esclamazione prima del trapasso: "La droga è Dio, altroché il sole!"

Ci sono film che hanno protagonisti parecchio negativi, che non presentano manco un lampo di umanità, ma con cui riesco comunque a empatizzare. Lo sciacallo - Nightcrawler ne è il più lampante caso. Con Turner non ci sono invece mai riuscito, manco per un istante. Stando almeno a quanto emerge da questo film, Joseph Mallord William Turner faceva schifo sotto tutti i punti di vista. Tranne quello artistico. Come pittore aveva un enorme talento e i suoi paesaggi possiedono ancora oggi una potenza impressionante. Lo dico senza essere Sgarbi o Diprè.
TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSO
A livello puramente personale, non mi comunicano però alcuna emozione. Tecnicamente sono grandiosi, sono realizzati con una cura per i dettagli maniacale, eppure... niente, a me non dicono niente. Proprio come questo film. Turner è una pellicola che rende in maniera perfetta l'arte del pittore e la sua vita. Solo che a me sia il film che l'uomo hanno provocato giusto una enorme repulsione.

TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSO

"Vieni qua, bella gnoccolona!"


In molti tra gli estimatori del film celebreranno anche l'interpretazione del protagonista Timothy Spall, premiata al Festival di Cannes con un regalatissimo premio di miglior attore. A me non è sembrata niente di eccezionale. Solo perché per due ore e mezza questo qua se ne sta con l'espressione corrucciata da hobbit incazzato, non significa che offra una performance recitativa memorabile. Che poi, come si è chiesto anche Chicken Broccoli, qualcuno sa spiegarmi perché diavolo hanno preso quella discarica umana di Timothy Spall per interpretare un figaccione, almeno per gli standard di fine '700/primi '800, come Turner? Una scelta discutibile che getta un'ombra sull'intera pellicola. Se l'hanno imbruttito tanto a livello fisico, chi può dire che non abbiano esagerato anche nel ritrarlo così omm'è merd'?

TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSO

Autoritratto, il Selfie del XVIII Secolo.


Il problema principale del film, o meglio il mio problema nel relazionarmi con questo film, è la sua incapacità di offrire una vera connessione, un reale crescendo tra le varie scene singole. Turner è una successione di quadri, di scenette piuttosto indipendenti l'una dall'altra che ci presentano vari momenti nella vita del pittore inglese vissuto a cavallo tra 1700 e 1800. Sono sequenze per lo più prive di interesse, ricche di dialoghi che al solo ripensarci ho bisogno di una trasfusione di caffè in vena. Anche in quei rari casi in cui presenterebbero argomenti capaci di risvegliare la mia curiosità e di risvegliarmi in generale, come ad esempio il rapporto conflittuale tra la pittura e l'allora emergente fotografia, tutto resta in superficie e il film non riesce a offrire una vera profondità di campo. Quello che Turner offre è allora soltanto una galleria di quadri formalmente impeccabili, di quelli per cui la gente fa la fila per ore fuori dai musei e una volta dentro fa finta di apprezzare, quando in realtà si sta annoiando a morte e preferirebbe di gran lunga guardarsi la partita o un po' di sana tv spazzatura. Una serie di quadri incapaci di regalare, almeno per quanto mi riguarda, anche solo una singola emozione. Che non sia odio.
Turner, dipingimi questo! TURNER, RITRATTO DI UN UOMO DISGUSTOSO

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