Magazine Viaggi

Tutta colpa del Borrowdale

Creato il 12 febbraio 2014 da Giovy

Visitare il Borrowdale nel Lake District Inghilterra

Questa è la strada che attraversa il Borrowdale - © 2014 Giovy

Visto che tra poco è San Valentino, ho ben pensato di raccontare un luogo che ha parlato al mio cuore.
Poco fa stavo pensando alle montagne, non quelle vicine, ma quelle che scopri in posti che non ti aspetti. Ho postato su Facebook, giorno fa, una foto del Teide (Tenerife) e quello è un monte che mi ha sorpreso. Uno strano sillogismo mi ha portato a pensare anche ai monti che non mi hanno sorpreso, come le Highlands Scozzesi. Non vogliatemi male ma a me hanno detto ben poco.
Pensando e ripensando ho capito perché: è tutta colpa del Borrowdale, valle che si trova nella Cumbria, a Nord Ovest dell'Inghilterra, nel territorio del Lake District.
Poco più di un anno fa ho raccontato l' Honister Pass sulle pagine di Non Solo Turisti. Si tratta di un passo che rappresenta il vero e proprio tetto del Lake District e dell'Inghilterra. Si tratta di una zona che divide la valle in cui si trova il Derwentwater da quella del Buttermere.
Da queste parti le valli si chiamano Dale, così come in altre contee inglesi del nord come lo Yorkshire.
Dale è la parola inglese corrispettiva alla scozzese Glen, che si significa sempre valle. Deriva dalla vecchia lingua vichinga. "Darl" per i vichinghi è la valle. Pensate un po'... in tedesco si dice "Tal"!!
Linguistica a parte, il Borrowdale non fu la prima valle britannica che i miei occhi hanno scrutato. Prima di lui, mi addentrai nei monti del Galles, dalle parti della Snowdonia.
La strada verso il Borrowdale può essere affrontata come si vuole: il dislivello è bello potente e c'è chi sale fino al passo con tanto di bici, arrancando un bel po'. Ci sono due autobus di linea che arrivano qui da Keswick e, se volete un bel consiglio, lasciate a casa la macchina. Queste strade sono davvero micidiali!
Quando arrivai all'Honister Pass non credevo ai miei occhi per quello che vedevo intorno a me. Tutto era segnato in continuazione dal vento e dalla presenza costante dell'ardesia che è l'elemento costitutivo di quei monti. Qui in cima, malgrado la presenza di un ostello e di una miniera diventata attrazione turistica, tutto è silenzio e l'unica a parlare è solo la natura.
Dal lato opposto del passo rispetto a Keswick si staglia la strada per Buttermere, un vero e proprio groviglio di curve su curve. Gli autisti del bus, devo ammetterlo, sono molto bravi e cauti, soprattutto per evitare che qualcuno stia male.
La strada segue un piccolo corso d'acqua che alla fine si butta nel lago.
Non c'è segno di vita umana qui, se non fosse per la strada.
In tutti i miei viaggi nel Regno Unito, in qualsiasi nazione, sono qui ho trovato quel punto di accordo con la natura, come se io fossi una piccola scolara seduta su un banco di legno ad ascoltare attenta ciò che la maestra aveva da dirmi.
Quel giorno mi feci piccola dentro la mia felpa, mi avvolsi la testa nel cappuccio e nella sciarpa che avevo portato con me perché il vento sembrava portarmi via.
Camminammo un po' sui sentieri pieni di sassi di ardesia (scarponi o sandali da trekking con suola bella forte obbligatori!) ed io pensavo a come fosse quel luogo ai tempi di William Wordsworth.
Lui era solito andare spesso da Grasmere, dove viveva, al Fish Inn, il pub di Buttermere.
Strada asfaltata a parte, credo che quello che vedevo io quel giorno fosse lo stesso paesaggio visto da Wordsworth e finito poi nelle sue poesie.
Forse è stato questo, forse il fatto che fosse solo la natura a parlare e non ci fossero limiti fisici al mio vagare, se non un divieto di passare vicino all'ex miniera, per questioni di sicurezza.
C'eravamo noi, altri camminatori, le pecore e tanta montagna, tanto vento, tanto verde e l'azzurro intenso del cielo.
Mi sono un po' innamorata del Borrowdale e quando ho visto le Highlands, l'estate scorsa, non ho visto in loro tutta l'unicità che mi aspettavo. Sono zone belle, intense, tutte da scoprire ma, avendo visto molte altre zone montuose della Gran Bretagna, le Highlands non sono entrate nel mio cuore così come la zona del Borrowdale nel Lake District.
Sto leggendo un libro magnifico e se amate la Gran Bretagna ve lo consiglio. Si chiama "Isole, Incontri, Pub e soprattutto Pub" di Ian Marchant.
L'autore la sa lunga sulla sua isola e dice che in tutto il Regno Unito non esistono più zone selvagge, dove la presenza dell'uomo non ci sia. Ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che ha ragione.
Le Highlands sono molto più umanamente occupate di ciò che sembrano. Il Lake District, invece no.
Forse quel giorno in giro per il Borrowdale avevo capito già questa cosa... chi lo sa.
Per me resta la valle più bella di tutta la Gran Bretagna... ma per fare una classifica sensata dovrei girarle tutte, dalla prima all'ultima. Ci riuscirò mai?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :