Ma siamo davvero convinti che la responsabilità di questo stato di cose sia esclusivamente di Berlusconi? Siamo davvero convinti che se l’Italia è diventata il Paese più ridicolo d’Europa, se invece di uscire dalla crisi ci infiliamo sempre più in fondo alle sue spire, se invece di crescere culturalmente e socialmente stiamo regredendo ad una sorta di medio evo culturale la colpa sia soltanto di Silvio Berlusconi? Non vi pare un po’ semplicistico?
Silvio Berlusconi governa quasi ininterrottamente l’Italia dall’ormai lontano 15 aprile del 1994. Ma governa perché nel marzo dello stesso anno si tennero regolari elezioni politiche e il suo schieramento le vinse. Nessun colpo di Stato, nessuna violenza. Berlusconi andò al governo diciassette anni fa perché fu eletto dagli Italiani.
Ci sono responsabilità soggettive e oggettive. Ora, è innegabile che la responsabilità soggettiva del disastro italiano sia da attribuire a chi ha governato il Paese nell’ultimo periodo. E’ una responsabilità soggettiva, cioè di chi ha commesso in maniera diretta, personalmente, il misfatto. Ma la responsabilità oggettiva è di coloro che gli hanno dato mandato di farlo.
Mi è stato detto che non è giusto colpevolizzare gli elettori di destra. Ah no? Ammettiamo che si fossero ingannati nel ’94 – sarebbe comprensibile, Berlusconi si presentò come la panacea di tutti i mali che affliggevano l’Italia ed era facile credergli visto lo sfacelo di Tangentopoli, il vuoto politico che ne seguì e la potenza di fuoco mediatica messa in campo dal padrone della metà dei mezzi di comunicazione di massa italiani. Ma poi? Dopo i disastri commessi fin dall’inizio i voti non sono diminuiti, sono aumentati. La gente ha continuato a credergli e a sostenerlo nonostante fosse evidente che stesse portando il Paese nel baratro. Milioni di Italiani lo hanno adorato (e molti ancora lo adorano) nonostante fosse chiaro il suo intento di salvaguardare il suo esclusivo interesse e quello della sua ristretta cerchia di amici e conoscenti, noncurante dei danni che questo avrebbe arrecato alla Nazione.
L’Italiano ha un problema culturale rispetto agli altri popoli occidentali e non: noi ammiriamo il furbo, il truffaldino, il disonesto, almeno finchè non si fa beccare. Altre culture hanno una levatura morale ben diversa che fa sì che un personaggio pubblico, qualora venga anche sfiorato da uno scandalo, quanto meno si dimetta se non addirittura si tolga la vita per il disonore. L’Italiano fa invece un punto d’onore della propria furbizia e della propria abilità nel fregare il prossimo. Berlusconi è stato messo nella condizione di fare tutto questo e ha goduto dell’ammirazione di una larga parte del Popolo Italiano. E voi credete che questa larga parte del Popolo Italiano che gli ha dato mandato di fare quello che ha fatto non abbia responsabilità?
Se io fossi un elettore di Berlusconi, se lo avessi votato solo una volta e ora mi fossi finalmente reso conto – le vie della Provvidenza sono infinite – di aver fatto un madornale errore, oltre a vergognarmi chiederei scusa ai miei concittadini. Mi sentirei in colpa. E cercherei di rimediare. Col voto e con l’impegno civile. Dato che, invece, non ho mai votato Berlusconi, non posso fare un mea culpa il questo senso. Posso però fare un esame di coscienza dal quale non risulto innocente nemmeno io, elettore fedele del centro-sinistra. Ma di questo tratterò più avanti.
Luca Craia