Sempre più conscio del costo in vite umane del suo operato, Werner si addentra nel cuore del conflitto. Due mesi dopo il D-Day che ha liberato la Francia, ma non ancora la cittadina fortificata di Saint-Malo, i destini opposti di Werner e Marie-Laure convergono e si sfiorano in una limpida bolla di luce.
Lirico, potente, malinconico, squarciato da improvvise speranze, il romanzo di Doerr è un ponte gettato oltre lo smarrimento che accomuna tutti, una delicata partitura che ci sussurra come, contro ogni avversità, viviamo alla ricerca di un gesto luminoso che ci avvicini agli altri.
Recensione
Passato un po’ in sordina in Italia, Tutta la luce che non vediamo si è piazzato nella cinquina finalista al National Book Award dello scorso anno ed è risultato il secondo libro di narrativa più venduto su Amazon nel 2014.
Laureato in storia, l’autore Anthony Doerr costruisce in effetti una vicenda ineccepibile dal punto di vista documentaristico, lasciando veicolare gli orrori della seconda guerra mondiale a due puri di cuore: Marie-Laure LeBlanc, giovane ragazza francese cieca fin dall’infanzia, e Werner Pfennig, coetaneo tedesco con una precoce predisposizione per la meccanica e l’elettronica cresciuto nell'orfanotrofio di una comunità mineraria.
Figlia di un geniale serraturista del Museo di Storia Naturale di Parigi, nei cui sotterranei – si vocifera – sarebbe custodita da centocinquant’anni una pietra preziosa del valore di cinque Torri Eiffel, Marie-Laure viene strappata alla sua vita tranquilla dall’approssimarsi dell’esercito tedesco, che costringe lei e suo padre alla fuga nella cittadina marittima di Saint-Malo, dove cresce tra le stramberie del prozio Etienne, che da anni continua a trasmettere nell’etere le lezioni di scienza del defunto fratello. Ma il suo equilibrio è destinato a disgregarsi ancora una volta quando la Francia viene occupata dalle truppe naziste, le stesse in cui Werner, dopo un impietoso addestramento militare che tuttavia gli ha permesso di coltivare e sviluppare le sue doti manuali, si ritrova arruolato in qualità di identificatore e localizzatore di segnali radio.
Dagli anni '30 fino alla fine del conflitto mondiale, le vite di Marie-Laurie e Werner si intrecciano indirettamente più e più volte alternandosi tra passato e presente.
Più che i protagonisti, realistici ma non troppo originali, colpisce la delicatezza della galleria di comprimari: il pittoresco prozio Etienne, traumatizzato dalla precedente guerra e ancorato al ricordo del fratello morto; il tedesco Von Rumpel, appassionato di preziosi e intenzionato a impossessarsi del Mare di Fiamma nella folle speranza che possa ridonargli la salute; il sognatore Frederick, compagno di studi di Werner nell'accademia nazista, appassionato di natura e ornitologia.
Come ho già avuto modo di scrivere per altri libri, ci sono due modi di prendere Tutta la luce che non vediamo: nonostante la drammaticità di molti eventi, sempre più accentuata con il prosieguo della storia, lo stile semplice che predilige capitoli estremamente brevi e prosa asciutta e un certo tocco di 'magico' che permea la narrazione dei tragici eventi storici ne fanno un libro molto adatto ai più giovani. Gli adulti troveranno sì una storia avvincente ed emozionante, ma solo a patto che non si lascino infastidire da una scrittura decisamente non troppo complessa e da una narrazione che decolla veramente solo oltre la metà. E, forse, da un pelino di ruffianeria.
Giudizio:
+3stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Tutta la luce che non vediamo
- Titolo originale: All the Light We Cannot See
- Autore: Anthony Doerr
- Traduttore: D. A. Gewurz, I. Zani
- Editore: Rizzoli
- Data di Pubblicazione: ottobre 2014
- Collana: Scala stranieri
- ISBN-13: 978-8817077255
- Pagine: 509
- Formato - Prezzo: Rilegato, sovraccoperta - 19.00 Euro