Una Manovra socialista
di Franco Morganti
Ha ragione Francesco Perfetti che, in una lettera di qualche giorno fa a “Il Tempo”, qualificava come “socialista” la manovra di Tremonti. Se escludiano infatti il ticket sanitario, tutta la manovra fiscale è di impronta dirigista. Del resto sia Tremonti che Sacconi e Brunetta sono ex-socialisti e non ci sarebbe da stupirsi. Si comincia con l'aumentare l'Irap, un'imposta introdotta da Vincenzo Visco che si è rivelata una mannaia per le imprese: quelle che non raggiungono, come utile prima delle tasse, il 3% e hanno più del 60% di costi del personale, vanno in rosso con questa imposta, che purtroppo non si applica agli utili ma al valore aggiunto, costi del personale compresi. Si colpisce poi il deposito titoli con una tipica imposta patrimoniale: più hai risparmiato, più hai scelto la Borsa come allocatore del risparmio, più sei punito. Si colpiscono poi gli emolumenti variabili dei dirigenti finanziari, ma non degli altri: chissà perché il dirigismo di Tremonti colpisce Passera e non Marchionne. Torna il bollo caro per le auto di grossa potenza, una manovra del passato che ha solo depresso il mercato auto.
Ci si può consolare con la speranza che un governo di colore politico opposto, cioè più vicino al “socialista”, abolisca il valore legale del titolo di studio, di conseguenza i concorsi a cattedra, abolisca le licenze di commercio sostituendole con un esame di conformità, consenta di aprire un'impresa in 24 ore senza esser sottoposti a infinite gabelle, tolga valore legale agli ordini professionali, consenta di vendere i farmaci da banco nei supermercati e negli autogrill, riprenda le privatizzazioni delle quote di Enel, Eni e Finmeccanica, metta fine alle aziende “in house” di comuni, province e regioni, riduca le imposte per spingere all'emersione, consenta la detrazione fiscale di molte spese per la casa e la persona. Ho fatto un sogno?
Franco Morganti – Allievo del celebre collegio Ghislieri di Pavia, Ingegnere e poi docente al Politecnico di Milano, ha fondato aziende come Metrel, Reseau, Databank Consulting, è stato in Olivetti, SGS (ora ST Microelectronics), nel CdA di Stet, in Logica, amministratore indipendente di Enel e di Wind fino al 2005. | E’ stato consulente delle principali imprese di ICT in Italia e in Europa, dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, della Commissione Europea su temi di strategie e politiche per l’ICT. | E’ commentatore de "Il Corriere della Sera" ed “Il Sole 24 Ore”. | Ha scritto Il paese di Brambilla, Economia per l’impresa, Una storia lombarda, Una vita impolitica e Può la sinistra essere liberale?
Fonte: Società Libera online | Quindicinale – Anno XI – n. 155
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