La storia che ci riguarda comincio’ 5.123 anni orsono. A quell’epoca resero visita al pianeta Terra alcuni team di anime aliene provenienti, se ho ben capito, sia da pianeti vicini tipo Venere e Saturno, sia da luoghi piu’ lontani tipo la Cintura di Orione, Vega, etc. etc. A quel che si dice era tutta gente saggia e pacifica interessata al progresso dello spirito e indaffarata a caricare il proprio Karma per ottenere sempre nuovi upgrade di consapevolezza. Perche’ queste anime aliene si scomodarono e vennero proprio da noi? Perche’ il pianeta Terra era un mortorio. Mi spiego.
Pare che la palla su cui viviamo sia stata creata proprio da Jahve’, quello della Bibbia, il quale a sua volta e’ un’anima aliena ma un po’ meno saggia delle altre. Per capirci, Jahve’ e’ un’anima di quinta classe mentre gli altri, su cui torneremo, sono di sesta. L’obiettivo conosciuto e’ arrivare all’ottava, oltre... chissa’. Come si raggiunge l’obiettivo? Come si passa di grado? Facendo esperienza, ovviamente, ossia sbagliando e imparando. Jahve’ si fece il pianeta Terra a questo scopo, per fare esperienza, lo popolo’ di vegetali e di bestie (che stanno al primo e secondo grado di consapevolezza) e poi si concesse un pisolino. Ai piani alti, per non dire altissimi, si accorsero della situazione stagnante e - visto che l’universo deve evolvere e non c’e’ tempo da perdere - corsero ai ripari. Pensarono di spedire delle delegazioni di anime di sesta a dare una smossa a Jahve’. Quelle, ovviamente, presero la palla al balzo per fare un po’ d’esperienza.
Il problema fondamentale sussisteva nel fatto che Jahve’ aveva realizzato un pianeta splendido – un Paradiso Terrestre, un Eden – ma fine a se’ stesso. Presumibilmente stanco a causa di esperienze precedenti, si era lasciato vincere dall’autocompiacimento tipico degli artisti quando l’azzeccano, s’era innamorato della sua opera e – come detto – si era appisolato. Per capirci, e’ un po’ come giocare a Sim City in modalita’ Dio. Traducendo la cosa su scala metafisica abbiamo quindi Jahve’ che ha passato lunghe notti insonni (una settimana buona) a tirar su montagne e scavare fiumi e quando ha finito la creazione del pianeta l’ha visto cosi’ bello che ha deciso di salvarlo e di non modificarlo piu’ perche’ sarebbe stato un peccato rovinarlo. Cosi’ pero’ ha smesso di giocare e di imparare. Per questo arrivarono le altre anime aliene. Tra queste citerei almeno Ra, Quetzcoatl ed ovviamente Lucifer che guidava la comitiva. L’accordo con Jahve’ fu presto concluso: si decise di introdurre sul pianeta una specie di terza classe (o densita’), quindi cosciente, ossia dotata di libero arbitrio.
Va chiarito che Jahve’ era ed e’ un tutt’uno con il pianeta. E’ un’anima di quinta che crea anime di densita’ inferiore, come detto, per fare esercizio. Ogni animella periferica e’ comunque parte dell’animona di Jahve’. Un po’ come internet, ci sono tanti piccoli server locali ed un grande server centrale. Prima dell’intervento dei delegati iperspaziali tutti i server periferici erano programmati per eseguire gli ordini del core-server. Jahve’ aveva creato al massimo periferiche (specie) di seconda densita’ proprio per stare un po’ tranquillo. Ovviamente, piu’ le fai alte, piu’ il gioco si fa duro. Ma il tempo e’ tiranno e, come detto, fu deciso di introdurre una specie di terza per accelerare l’evoluzione dell’indolente anima di Jahve’. Questa specie siamo noi. Pare abbiano preso certe scimmie e le abbiamo modificate geneticamente con sistemi validissimi che le hanno rese meno pelose (o per lo meno abbastanza intelligenti da inventare le creme depilatorie) ma soprattutto dotate di libero arbitrio, ossia della liberta’ di sbagliare. Fino ad allora la Terra era – come detto – un mortorio. Non sbagliava nessuno, il meccanismo girava alla perfezione sotto la guida del server centrale, ossia la paciosa anima di Jahve’ e sarebbe andata avanti cosi’ per chissa’ quanto se non fossero intervenuti gli alieni.
Anzitutto hanno uno sposor di tutto rispetto, Lucifer, il cui compito e’ di creare piu’ zizzania possibile per far si’ che Jahve’, ossia noi, ossia la rete di anime di terza densita’ - ormai solo parzialmente collegate al server centrale in seguito all’introduzione del plugin ‘libero arbitrio’ - impariamo dai nostri sbagli. L’errore di fondo di Jahve’ e nostro, se ho capito bene, e’ proprio l’indolenza nel cambiare idea, nel ricredersi, ossia nell’imparare. Insomma, questi pochissimi cattivi hanno da subito preso le redini della situazione nei limiti che la tecnica concedeva loro. Hanno sfruttato le veline che arrivavano dall’alto per assumere e mantenere una posizione di predominio e controllo dell’intero pianeta per millenni. Una svolta epocale e’ avvenuta duemila anni orsono quando un attivista politico esseno di sani e robusti principi e con la mania della psicoterapia di gruppo fu scelto come testimonial della piu’ grande multinazionale di viral marketing che la storia ricordi: la chiesa cattolica.
Tornando alla storia, restiamo concentrati sul Mediterraneo perche’ fu li’ che i cattivi decisero di prender dimora. La chiesa cattolica fece il bello e il brutto tempo per parecchi secoli persuadendo i non inclini ai suoi vezzi con metodi sempre piu’ efficaci anche se non ancora definibili raffinati. Per come la vedo io pero’, avrebbero potuto e dovuto fare meglio. Qualche decennio di roghi e crociate si poteva sopportare, ma secoli no! La brava gente, la massa di anime buone, il popolino, ormai viveva a capo chino, in castigo permanente, se andarono avanti tanto a lungo fu solo per il gusto di farlo. Nei primi secoli dell’era detta ‘cristiana’, per difendersi dagli abusi dei padroni, gli oppressi s’erano rifugiati nelle catacombe e avevano fondato una chiesa su un principio di massima: ama il prossimo tuo come te stesso. Inevitabile, trattandosi di anime semplici, che i principi fossero buoni e l’organizzazione scarsa tant’e’ che in breve se la fecero scippare di mano. Anno dopo anno, compromesso dopo compromesso, quella chiesa divenne un potentato secolarizzato che benediva guerre e bruciava vivi gli oppositori. Non poteva durare. Nel XVI secolo cominciarono gli scismi protestanti, piu’ per una questione pratica che teologica. La societa’ stava cambiando. I cattivi tenevano salde le redini dell’umanita’ ma era necessario modificare l’arsenale persuasivo per adeguarlo alle nuove categorie emergenti. Con la scusa, peraltro giustificata, che Roma era diventata (lo era sempre stata) un covo di papponi e mignotte, vennero diffuse nuove religioni laiche, dette in generale protestanti, che spostavano non di poco la calibratura del mirino.
Vero e’ che secoli di strapotere vaticano avevano ridotto al lumicino il nocciolo buono naturalmente istallato nell’anima della gente comune. Potremmo dire che gia’ a quei tempi erano riusciti ad incrostarlo tutto attorno di una patina che gli impedisse di illuminare la mente. Al buio, il libero arbitrio fu usato il piu’ delle volte a casaccio dai suoi possessori. In quelle condizioni di handicap, allora come oggi, ogni individuo si trovo’ a dover compiere le piccole e grandi scelte di ogni giorno, potremmo dire ‘alla cieca’. La sua capacita’ d’interpretare e giudicare gli accadimenti era atrofizzata dalla scarsa illuminazione concessa alla mente dalla crosta vaticana sull’anima. Gli errori, manco a dirlo, si moltiplicarono a vista d’occhio – e questo tutto sommato e’ un bene – ma non furono recepiti come tali e dunque non vennero corretti. Furono anzi metabolizzati e trasmessi come patrimonio culturale di generazione in generazione. Il meccanismo virtuoso errore-correzione-apprendimento era stato magistralmente inceppato intervenendo alla radice, rimuovendo la percezione dell’errore.
Amico lettore, mi perdonerai se questa storia la chiudo qui e se salto dal XVI secolo all’oggi con un volo che puo’ apparire ardito. Lo faccio perche’ il progresso spirituale dell’umanita’ si e’ fermato li’ se non prima. Lo faccio perche’ tutto l’intermezzo e’ sempre e solo una questione di denaro, banalissima nonostante le guerre, i genocidi, le grandi scoperte e via discorrendo. Si salva talvolta l’arte ma non e’ questo il luogo per discuterne.
Rallegriamoci, gli ultimi cinquecento anni sono stati una lunga pausa pubblicitaria che altri si sono sciroppati al posto nostro. Il destino ha voluto che passassimo davanti al cinema proprio alla fine del carosello. I consigli per gli acquisti sono finiti. E’ ora che cominci il secondo tempo.
p.s.: Se fossi interessato ad approfondire, trovi una versione della storia moderna in veste ludico-militare nell’ameno manuale di Risiko che si apre a questo link. Successivamente potrebbe essere di una qualche utilita’ una rispolverata delle vicende italiane dalla seconda guerra mondiale a Tangentopoli. Il link e’ questo.