“Eccomi qua, cameriera in ferie, spiaggiata a Milano, in compagnia di un ragazzo bellissimo ma gay che affronta l’esistenza con una leggerezza che mi dà sui nervi, semplicemente perché gliela invidio da morire”
(da Tutta mia la città, di Carlotta Pistone, Edizione Piemme)
Dopo un inverno infinito, dopo la separazione dal suo ex e gli equilibrismi sul lavoro, finalmente anche per Carlotta agosto è arrivato e con lui le sospirate vacanze. E’ tutto pronto, valigie, occhiali da sole, sveglia puntata all’alba. Le due amiche del cuore scalpitanti. Se c’è una cosa di cui Carlotta è sicura è che niente e nessuno può mettersi tra lei e Ibiza.
Niente. Tranne l’appartamento allagato. Acqua che cola dal soffitto, il palazzo in subbuglio, Charlie, il cane-topo dei vicini, trasformato in un mocio con le zampe. Una tragedia di proporzioni bibliche.
Sconsolata e in attesa di partire, Carlotta si aggira in una Milano non così deserta. Insolita, persino romantica e foriera di incontri inaspettati. Sconsolata e in attesa di partire, Carlotta si aggira in una Milano non così deserta. Insolita, persino romantica e foriera di incontri inaspettati. Come con l’ex fidanzato, Michele.
Carlotta Pistone si racconta in questa libro. La scrittrice – blogger e giornalista – ha deciso di mettere fra le pagine la sua vera esperienza. Quel viaggio ad Ibizia non è veramente mai stato fatto, ha fatto realmente per un certo periodo della sua vita la cameriera, e sono vere le sue vicissitudini condominiali (personaggi compresi). Una storia che colpisce per la sua simpatia e leggerezza. L’autrice così dichiara nell’intervista rilasciata a Piemme: “Il passaggio più complesso è stato rendermi un personaggio letterario, ossia, per tornare al quesito di cui sopra, scindere la Carlotta autrice dalla Carlotta protagonista di un libro su di sé, evitando di cadere nella rete di una piatta e noiosa autobiografia costellata qua e là da simpatici aneddoti“.
A tutti è capitata un’estate “balorda” in cui avevamo tanta voglia di fare qualcosa e poi invece è capitato di tutto che ha smontato completamente i nostri piani. La vita è così: pianifica alle nostre spalle, ma se sappiamo aprirci con positività e arrendevolezza tutto può essere una nuova opportunità e scoperta (anche ri-scoperta). E Carlotta Pistone, nel suo romanzo, ce l’ho ricorda. E da quando ho preso in mano il libro non ho potuto fare a meno, pagina dopo pagina, di canticchiare una certa canzone, degli Equipe 84..
La canzone “Tutta mia la città” degli Equipe 84