Come ho già avuto modo di sottolineare nelle scorse settimane, questo è un periodo in cui le uscite interessanti scarseggiano. Quasi quanto i congiuntivi a Temptation Island. E quindi quando non c’è nulla da vedere, ci si butta sugli attori preferiti, sperando che venga fuori qualcosa di buono. Così è nata la scelta di andare a vedere Tutte conto lui (The Other Woman).
Ecco, il trailer potrebbe aver già reso l’idea di quale elevato spessore caratterizzi il film. Carly (Cameron Diaz) inizia una storia con Mark (Nikolaj Coster-Waldau), un uomo apparentemente perfetto oltre che molto affascinante. Un giorno, per fargli una sorpresa, Carly scopre invece che l’uomo ha già una moglie (Leslie Mann), della quale diventa presto amica. Insieme a lei (e non solo…) decidono di fargliela pagare.
La trama è quindi più scontata dei saldi alla Lidl, per cui tutte le possibili evoluzioni che immaginate, finale incluso, state pur certi che si avvereranno. Come se non bastasse, questa commedia presenta spesso alcuni tratti in comune con le commedie di vanziniana memoria. Anche se il trash non prevale quasi mai. Purtroppo però nemmeno la brillantezza, infatti il tempo scorre tutt’altro che veloce.
Visto che il film fa abbastanza schifo (ve lo consiglio comunque se vi piace molto la gnagna, né è zeppo), non mi rimane che parlare di Cameron Diaz. Una donna davvero unica che io oserei definire la donna della mia vita, se non fosse che quel postto è già occupata da Natasha Mcelhone. A me dispiace davvero molto che a questa bella e brava attrice propongano solo puttanate di questo genere e per questo mi rivolgo ai produttori di Hollywood: fate fare un film come si deve a Cameron Diaz, che se Oprah è stata nominata agli Oscar, non vedo perché lei non possa vincerlo.