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Tutte le donne del Pdl innamorate di Matteo Renzi. Un tempo lo furono di Bertinotti. Non c’è che dire, amano i rottamatori della sinistra.

Creato il 07 settembre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Tutte le donne del Pdl innamorate di Matteo Renzi. Un tempo lo furono di Bertinotti. Non c’è che dire, amano i rottamatori della sinistra.
A 19 anni, Matteuccio nostro che svolazza libero fra gigli (fiorentini) immacolati, ebbe la ventura di partecipare alla buongiorniana Ruota della fortuna. Fra una pubblicità del Cotto Rovagnati e un Sole Piatti Antiscivolo, il sindaco di Firenze si portò a casa la bella cifra di 48 milioni di vecchie lire, rispondendo a domande tipo: “Di che colore era il cavallo bianco di Giuseppe Garibaldi?”. Sembra che quello che poi sarebbe diventato il primo cittadino della Signoria De’ Medici, fu l’unico che rispose “bianco”, tutti gli altri andarono sul nero o sul maròn, perdendo franosamente. La frequentazione dei salotti berlusconiani era, insomma, già nel dna di colui che vorrebbe ora rottamare tutti, non sottoponendosi però a quotidiana e fondamentale revisione delle sue sinapsi. Dopo la gita familiare ad Arcore, dove sembra che Silvio gli abbia offerto un posto nel mausoleo cascelliano proprio accanto a  Sandro Bondi, Renzi è diventato il sinistrorso più amato dalle lady del centrodestra, tanto che una delle più cazzute esponenti, la signora Aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi, lo ha detto chiaro e tondo: “Tutte le donne del Pdl sono innamorate pazze di Matteo Renzi”. Il discorso crediamo sia semplice, avendo le gentili dame del Popolo delle Libertà come unico punto di riferimento politico e sessuale quel gran pezzo d’uomo che si chiama SilvioBerlusconi, quando affermano di amare un uomo che, apparentemente, con Nano Bifronte non c’entra una mazza, c’è puzza di bruciato. Non sappiamo di che tipo di prestazioni Matteo Renzi sia portatore, la cosa certa però è che, così facendo, non ruberà voti alla destra (non lascerebbero mai Silvio in cattive acque), ma farà scappare parecchi elettori di sinistra terrorizzati di ritrovarsi la fotocopia di Over the Topa a capo della loro coalizione. Renzi questo non lo ha capito e, pieno di sé com’è, insiste nel dire che l’unico in gradi di elidere l’elettorato di centrodestra è proprio lui e solo lui, dimostrando quanto sia impellente e urgente la revisione di cui sopra.Dopo Michelle e Bill, anche Robert (Redford) ieri ha detto la sua su Barack Obama e lo ha fatto dalla Mostra del Cinema di Venezia, contribuendo in questo mondo a far parlare della kermesse anche il New York Times. Ha detto Redford: “Obama è l’unico in grado di proporre un cambiamento serio per l’America. La ragione per cui lo osteggiano è questa, gli americani hanno paura di cambiare, di aprirsi, di ragionare con la loro testa. Tutto ciò è davvero molto triste”. I sondaggi danno Obama e Romney al 46 per cento, praticamente appaiati. Se dovesse vincere il mormone (non ce ne vogliano i mormoni che amiamo e rispettiamo), il rischio che gli Stati Uniti tornino ad esportare, a titolo gratuito, democrazia nel mondo è davvero molto alto. E tutto ciò sarebbe davvero molto triste.

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