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Tutti al cinema: "INTO THE STORM"

Creato il 18 dicembre 2014 da Blog


RECENSIONE "INTO THE STORM" (2014), regia di Steven Quale
Amanti dei disaster movie, questa recensione è proprio per voi; ma prima di esaltarvi e correre davanti alla tv, consiglio di leggere la recensione.Pellicola dedicata agli affascinanti, quanto devastanti, tornado. Diretto da Steven Quale, che già dal nome potremmo tirar fuori uno dei più classici sketch degno di Frankenstein jr (Steven Quale. Quale? Steven. Quale Steven? Quale); collaboratore di James Cameron in Avatar e tecnico dedito agli effetti speciali, con all'attivo non molte pellicole come regista.Una squadra di “cacciatori di Tornado”, al soldo di un canale televisivo, si reca nella cittadina di Silverton dove le condizioni meteo indicano che ci sarà una forte attività.  È il giorno della consegna dei diplomi e troviamo i vari protagonisti impegnati a preparare la cerimonia, che verrà invece sconvolta da un primo devastante tornado. Il gruppo di superstiti si troverà ad affrontare il più catastrofico dei fenomeni naturali che si abbatte senza pietà sulla piccola cittadina. Cosa sarà disposto a rischiare il cacciatore di tornado, pur di fare la ripresa della vita e rivelare al mondo cosa accade nell'occhio del ciclone?Partiamo subito col dire che chi ha amato e ama Twister, con Bill Paxton(l'Estremo) e Helen Hunt, non rimarrà soddisfatto da questa pellicola. Quando si parla di tornado il paragone con quel film è inevitabile e qui il confronto diventa feroce.L'idea alla base della regia, cioè di dare a tutto il film un impatto visivo come se fosse un montaggio delle varie telecamere (della squadra dei tornado, quelle dei ragazzi che preparano la cerimonia e addirittura quelle di sicurezza all'interno della scuola), se da una parte poteva rappresentare un'idea originale, la resa non è certo adeguata alle aspettative. Sembra di saltare da un pessimo docu-film di Discovery Channel a una ricostruzione fittizia di una trasmissione di fascia notturna.Il cast è senza nomi di rilievo, che in film come questo può essere un azzardo che spesso ripaga, ma non è questo il caso. Tra tutti i volti l'unico riconosciuto è quello di Sarah Wayne Callies, già vista in tv in Prison Break(Dot.ssa Tancredi) e in The Walking Dead(Lori Grimes), ma non offre una gran prestazione.Gli effetti speciali, vero punto di forza di un buon disaster movie, non sono niente di nuovo, anche se devo ammettere che le scene di distruzione dei tornado sono ben realizzate, ma purtroppo non hanno un gran trasporto, forse per colpa del fatto che non c'è suspense crescente prima di una scena di distruzione; è tutto troppo immediato, dal nulla al tutto in un secondo, e questo risulta troppo spiazzante e non da tempo allo spettatore di divenire partecipe alla trama.Da una produzione New Line e Warner Bros francamente ci si aspetta qualcosa di più,mentre invece ci troviamo di fronte a un prodotto di medio/basso livello, più fatto per la televisione che per il cinema, uno di quei film di “contorno” per la fascia pomeridiana, quando l'audience non prevede picchi di pubblico.
Stavolta devo fare un appunto anche sul doppiaggio, cosa che mi dispiace molto in quanto presto da sempre una particolare attenzione a questo settore. L'adattamento non brilla per niente e anche le voci non spiccano, anzi, ce n'è una che lo fa ma in modo negativo e mi riferisco a Isabella Benassi che doppia la bella liceale amata da uno dei protagonisti: davvero un'interpretazione pessima.Che dirvi: non mi sento di consigliarvelo. Meglio ripiegare su un classico film di Roland Emmerich, oppure, visto che l'abbiamo citato, perché non rivedersi Twister?

Diego Collaveri


Un po' di notizie su Diego:Diego Collaveri, nato a Livorno il 27/02/’76; dal 1992 al 2000 lavora in campo musicale come chitarrista e arrangiatore, con collaborazioni per EMI music. Nel 2000 l’evoluzione creativa lo porta verso la scrittura, confrontandosi nell’ambito del circuito dei concorsi di poesia e narrativa, da cui arrivano, fin da subito, riconoscimenti e le prime pubblicazioni. Nel 2001 si affaccia alla sceneggiatura, prima nella commedia teatrale e l’anno successivo nel cinema breve, per poi arrivare a dirigere il primo cortometraggio, con cui vince il concorso Minimusical indetto da La Repubblica e la casa di produzione Fandango, con cui successivamente collabora. Per implementare le conoscenze registiche intraprende un percorso didattico/formativo con vari registi italiani (Paolo Virzì, Davide Ferrario, Ruggero Deodato, Francesco Falaschi, Umberto Lenzi) e studia storia della cinematografia, lavorando, al tempo stesso, dietro le quinte di alcune compagnie di musical.Nel 2003 fonda la Jolly Roger productions, etichetta indipendente per la produzione di cortometraggi e video di spettacoli live.È autore della saga giallo/noir “Anime Assassine”, con protagonista l’ispettore Quetti e di quella fantasy “Le pergamne di Ankor”. Nel 2013 alcune avventure dell’ispettore Quetti sono uscite sulla rivista Cronaca Vera.Sito: http://www.diegocollaveri.it
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