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Tutti i Santi giorni – “Quella incosciente sono io, tu devi essere quello coi piedi per terra”
Creato il 09 ottobre 2012 da Poison78 @poison78GENERE: Commedia
REGIA: Paolo Virzì
SCENEGGIATURA: Francesco Bruni, Simone Lenzi, Paolo Virzì
ATTORI: Luca Marinelli, Federica Victoria Caiozzo, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Stefania Felicioli, Franco Gargia, Giovanni La Parola, Mimma Pirrè, Fabio Gismondi, Benedetta Barzini, Katie Mcgovern, Frank Crudele
FOTOGRAFIA: Vladan Radovic
MONTAGGIO: Cecilia Zanuso
MUSICHE: Federica Victoria Caiozzo
PRODUZIONE: Motorino Amaranto con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2012
DURATA: 102 Min
FORMATO: Colore
Sito Ufficiale
Trama:
Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi. Lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio. Si vedono solo la mattina presto quando Guido torna dal lavoro e la sveglia con la colazione. E tutti i santi giorni si amano. Sono i protagonisti di una divertente e romantica storia d'amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d'origine che non potrebbero essere più distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato di un figlio che non viene non mette in moto conseguenze imprevedibili.
Commento:
Guido e Antonia sono una giovane coppia felice. Un loquace e tranquillo topo di biblioteca lui, una dolcissima e paranoica ribelle lei. Una coppia alle prese con le difficoltà di tutti i giorni: lavori agli antipodi (portiere di notte e hostess di giorno), famiglie ripudiate e vicini coatti. Non è una storia d’amore dove gli opposti si attraggono ma anzi sono invece le differenze che completano il cerchio. Tutti i santi giorni entrambi perfezionano la vita dell'altro con piccoli gesti, tutti i santi giorni si amano eppure questa stabilità raggiunta verrà presto a mancare. I protagonisti cullano la speranza di avere finalmente un bambino che purtroppo non arriva. Tra cure di luminari pontifici, ritiri spirituali e fecondazioni artificiali, l’equilibrio domestico sarà messo a dura prova , raccontato così verrebbe da pensare che il film sia drammaticamente triste.
Nulla di più falso, è una commedia intelligente dove si ride e anche di gusto. Virzì sa come rivitalizzare un genere quanto mai inflazionato da una miriade di prodotti scadenti o quanto meno solo commerciali. Apre una riflessione brillante sulla instabilità affettiva dei nostri tempi, regalando una dimensione da protagonisti a due illustri sconosciuti, non solo cinematografici, ma eccezioni nell'economia affettiva della generazione in corso. Non è un caso che questo film sia ispirato da un libro di Simone Lenzi che si chiama appunto “La Generazione”.
Una commedia dolce con risvolti naturalmente anche amari, il regista livornese è come sempre attento a parlare delle persone che vivono nella sua pellicola, cullate da temi anche questa volta importanti. La vita di coppia, la difficoltà nel concepire una vita, la fecondazione assistita, la poca volontà di compire sacrifici per la famiglia, la sottovalutazione di talenti. Paolo Virzì ci parla di giovani alla ricerca della propria dimensione nella difficoltà di vivere in una città metropolitana come Roma. Ci riesce con ausilio di due personaggi dannatamente opposti e tuttavia così ben amalgamati tra loro. Guido (Luca Marinelli) è uno di quei personaggi semplici e intelligenti che non puoi non amare. La sua tranquillità, la sua disponibilità verso il prossimo, la dedizione con cui nutre e cura la sua anima gemella è qualcosa di incredibilmente poetico. Un personaggio fuori dagli standard rigidi contemporanei dove la propria individualità viene prima della ragione. Quante volte servirebbe fare un passo indietro per risolvere una situazione di coppia? Un protagonista oltre gli schemi che vince la palma per la migliore personalità positiva della stagione a pari merito con Ned di “Quell’idiota di nostro Fratello”.
Qualche personaggio di contorno soffre forse di una craterizzazione accentuata di troppo. Tuttavia è uno scotto da pagare con piacere se il risultato è quello di apprezzare una delle migliori commedie nostrane dell’anno. Bellissima la colonna sonora, scritta e cantata dalla protagonista femminile Federica Victoria Caiozzo in arte Thony (Antonia). Convincente la sua prima prova cinematografica, aiutata in questo da un bravissimo attore, Luca Marinelli (L’ultimo terrestre/La solitudine dei Numeri Primi) che se confermerà con i prossimi lavori quanto di buono visto sarà sicuramente il protagonista delle stagioni cinematografiche a venire. Un film che ti fa amare la vita di coppia con tutte le sue difficoltà e suoi tentennamenti. Un tema poeticamente convincente disegnato in una ambientazione romana fuori dalla consueta cornice turistica ornamentale, fotografata da un sapiente Vladan Radovic.
Pro.
Protagonisti dannatamente convincenti.
Intelligentemente divertente.
Bella colonna sonora.
Contro.
Caratterizzazione dei personaggi di contorno un pò troppo accentuata.
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