Tutti i sinceri democratici devono scendere in piazza con i 390.000 esodati per chiedere le dimissioni della Fornero. Anche se Bersani avrebbe già dovuto muoversi.
Creato il 14 giugno 2012 da Slasch16
390.000 riempiono una piazza grande, se ci uniamo anche noi democratici e di sinistra superiamo il milione, ma dobbiamo darci una mossa non possiamo restare apatici a lamentarci blocchiamo i treni, le navi, i trasporti.
La Fornero se ne deve andare, per il momento sono disposto a chiudere un occhio sul governo Monti, ma la Fornero deve sparire dal governo.
Da 6 mesi la tipa era al corrente della quantità di esodati che la sua, indegna, riforma avrebbe creato ed ha continuato a negare attaccando la Camusso che un giorno si e l’altro anche le ripeteva che i conti erano sbagliati.
La tipa negava, screditava la Cgil come il capitalismo parassita e dei banditi fa da decenni e mi dispiace che molti giovani e non giovani sono caduti nella propaganda del regime capitalista al punto di considerare i sindacati una casta.
Ci sono sindacati che fiancheggiano il sistema e sappiamo tutti chi sono e ci sono sindacati che il sistema lo combattono in prima linea con i loro iscritti, chi è caduto nella disinformazione ne pagherà le conseguenze negli anni a venire.
Non mi interessa il caso individuale del sindacalista in combutta con il padrone, mi interessa il sindacato nel suo insieme e se qualcuno ha all’interno della sua azienda un sindacalista incapace o corrotto sappia che il sindacato non è il parlamento dei nominati ma elegge i suoi delegati con elezioni all’interno della fabbrica.
Può farli fuori in qualsiasi momento, ne ha la possibilità e gli strumenti, cerchi di non farsi lavare il cervello con la candeggina del sistema capitalista parassita e sfruttatore.
La Fornero, oltre ad una incapacità innata di dialogare manca totalmente del senso della democrazia e dell’equità quando si tratta di politica e di governare un Paese, è fascista dentro, viscerale. Un Paese non è una azienda dove la struttura manca di democrazia in quanto ci sono dei responsabili che devono garantire la produzione e la linea economica ed anche loro devono trattare con le rappresentanze dei lavoratori. Solo nelle cooperative la linea viene decisa con l’assemblea dei soci, nelle multinazionali questo non succede e ci si deve affidare alla rappresentanza, più forte sarà e migliori saranno i risultati per i lavoratori.
In un Paese normale un ministro che ha mentito, per sei mesi, ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini tutti avrebbe dovuto dimettersi immediatamente.
La Fornero è talmente spudorata che non solo non si è dimessa ma ha attaccato i vertici dell’Inps perchè hanno fatto il loro dovere, hanno calcolato quanti saranno gli esodati mandati in rovine da un ministro incapace e bugiardo. Non è una lotta tra la Fornero e la Camusso è una guerra tra la verità e la menzogna e noi non possiamo accettare che vinca la menzogna. Abbiamo già dato.
Grazie alla propaganda di regime capitalistico si è provveduto a screditare il sindacato come voleva Gelli e la sua P2. E’ con dispiacere che prendo atto che molti lavoratori, disoccupati, precari, esodati, giovani, sono caduti nel pozzo, nero, della propaganda di regime in merito alle pensioni ed ai contratti di lavoro, lasciando massacrare lo Statuto dei Lavoratori e l’art. 18.
E’ inutile prendersela con la Finocchiaro, come faccio io tutti i giorni perchè ne ho diritto, ho sputato sangue, sudore. Ho fatto sacrificare tutta la mia famiglia perdendo intere giornate di stipendio nella lotta per avere lo Statuto dei Lavoratori, lo stesso Statuto che voi vi fate scippare con la complicità della politica, Pd in testa, lamentandovi su internet senza riempire le piazze e bloccare tutto con uno sciopero generale.
In piazza ci vanno sempre quelli, i sindacati di base e la Cgil, la Fiom, mentre le nuove generazioni che hanno capito tutto si vanno a fare l’aperitivo. Salvo rare, encomiabili, eccezioni.
Abbiamo il governo che ci meritiamo, che hanno voluto la maggioranza degli italiani teledipendenti ed impegnati nel votare via sms i vari protagonisti ai Amici, Uomini e donne, Grande fratello invece di votare e nominare nei luoghi di lavoro i loro rappresentanti.
Questo è quello che abbiamo seminato e la crisi economica ha moltiplicato i problemi che la nostra indifferenza, più che decennale, ha fatto crescere e concimato.
Questo è il capitalismo, se si crede di cambiare le cose senza condizionare il capitalismo non andremo da nessuna parte. Sarà sempre peggio.
Io sono all’opposizione da tutta la vita ed il meglio che la sinistra ha saputo proporre è stato qualche anno di Prodi, il che è tutto dire, tra l’altro in estrema difficoltà per le divisioni all’interno della coalizione.
Sono superato, del secolo scorso, come qualche simpaticone che commenta i miei post mi ricorda costantemente ma una cosa è certa: in questo modo non andrete da nessuna parte.
Dico andrete perchè i cambiamenti epocali avvengono in decenni e non credo di averne molti davanti, il mio futuro è alle spalle e mi ha portato la sanità pubblica, lo Statuto dei lavoratori, l’art. 18, la pensione.
Fortunatamente alla Democrazia ed alla Costituzione avevano già provveduto gli antifascisti, poi ci siamo distratti ed abbiamo lasciato distruggere sia l’una che l’altra.
La Milano da bere ci ha, vi ha, rincoglioniti tutti, tra i giovani ci sono quelli che aspirano al modello americano, alle pensioni calcolate come le assicurazioni private senza nessun principio di solidarietà e di equità.
A quell’imbecille che tutte le volte mi ricorda che la mia pensione ha cancellato la sua ricordo che deve rivolgersi altrove, io ho versato 43 anni di contributi e, se avessi usato la sua testa senza metterli a disposizione degli altri ed avessi investito in una assicurazione privata prenderei molto di più, ma io sogno una società diversa da quella che sogna lui. Una società solidale, democratica, che sostenga i più deboli e non li emargini.
Una società totalmente diversa dal scimmiottaggio di quella americana che abita la sua testa.
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