Sabato mattina. Dopo una settimana a ritmi serrati, colazione rilassata con brioche alla crema, latte, caffè.
- Sai mamma, ho scoperto che cosa voglio fare da grande.
- Che bello! Racconta.
- Voglio fare il giardiniere.
( Il giardiniere? Se il suo unico amore è un cactus... Beh, meglio di quando voleva diventare un mago. Cercare una seria scuola di magia avrebbe comportato delle difficoltà...)
- E perché vuoi fare il giardiniere?
- Perché così non vi lascerò mai. Farò il giardiniere solo nel nostro giardino!
- Ah, magnifico. Ma con il tuo lavoro dovrai guadagnare i soldi che ti serviranno per vivere.
- Logico. Mi pagherete voi, visto che farò solo il vostro giardiniere.
Intervengono i fratelli:
- Anch'io non lascerò mai te e il papà! Non mi sposerò mai!
- Bleah, nemmeno io! Staremo tutti insieme. Tutti insieme, per sempre!
- Ghè ghè! (Vuole sempre partecipare anche il piccolo).
Il loro papà ed io ci guardiamo. L'orrida visione di quattro indolenti quarantenni che girano per casa ci attraversa la mente.
Ma dai, è soltanto una visione. Del resto, anch'io alla loro età dicevo ai miei genitori di non volermi sposare mai e poi mai.
Il fatto che io abiti proprio sotto di loro, è un'altra storia.