Io per primo.
Le imprese legate alla conquista dello Spazio e della Luna ci affascinavano, e non c'era bambino che non volesse fare l'astronauta, anche perché avevamo capito che nessuno ci avrebbe pagato per fare Dick de La Freccia Nera che forse, ma dico forse, era l'unico che avremmo preferito emulare rispetto ad Armstrong.
E la mia lunare passione non sfuggì alla mia profe d'italiano di terza media che un bel giorno (ma non per dire, proprio un BEL giorno) portò in classe un numero speciale di Epoca che le apparteneva e che mi regalò, sorprendendomi non poco. Piacevolmente.
Ora capite anche da soli quanto sia difficile conservare - bene - per così tanto tempo, salvarla dai traslochi, dalle mogli incazzate, dai figli, dai repulisti, dai mercatini e, non ultimo, da eBay, una tale pregevole reliquia, ma sono orgoglioso di avercela fatta.
E ho anche brillantemente superato la dura prova imposta dalla prima legge sull'archiviazione che recita: se non sei in grado di trovarlo in un minuto, non serve.
Un pensiero stasera va al mio esame di terza media in cui ho potuto spaziare parlando di Luna, grazie anche a Neil e alla professoressa Moretti.