Milano
h.12 circa
Quasi non lo sento il sole sulla mia testa. Mi aggiro curiosa in via Stilicone cercando la nuova meta dell’arte contemporanea, La Galleria LIA RUMMA.
Eccola, mi appare pulita nella sua forma, sembra contenere il tesoro più prezioso… in realtà qui i tesori sono due:
una spettacolare mostra di Ettore Spalletti che mi accoglie e accompagna fino all’ultimo piano e uno spazio ampio e ricco di possibilità. La gallerista napoletana ha messo a segno un gran colpo: non poteva esserci connubio migliore tra la geometria dello spazio e le opere di Spalletti (Cappelle sul Tavo, 1940), artista proteso nella ricerca della luce, del colore e nel continuo studio sulla materia.
Sono gli Azzurri atmosferici del primo piano a colpirmi particolarmente.
L’opera nasce quando il colore prende corpo: lo spessore del colore è ottenuto attraverso la stesura di strati successivi di un impasto di gesso e pigmenti, in un procedimento lento che tiene conto dei diversi tempi di essiccazione. Il colore si rivela solo nel momento finale di questo lungo processo, quando l’abrasione provoca la scomposizione dei pigmenti, rendendo la superficie polverosa e con infinite sfumature.
Per chi è di passaggio o è rimasto in città (a proposito io sono già scappata!) è un gioiello da non perdere!
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