Assente ingiustificato: possiamo riassumere in queste due parole ciò che è avvenuto ad Angri, comune in provincia di Salerno, dove non si è svolto un funerale perché il prete che doveva officiare il rito era…in viaggio. Protagonista della vicenda è don Silvio Longobardi, parroco della chiesa del Carmine, sito a corso Vittorio Emanuele. E’ qui che si doveva svolgere il funerale di un uomo di 67 anni per cui era tutto pronto. Mancava solo il prete che era “in viaggio”. Una giustificazione che non è piaciuta per niente ai parenti dell’uomo, che sono usciti furibondi dalla chiesa: «Quanto è accaduto è inammissibile - ha raccontato una donna che ha preso parte al corteo funebre – sarebbe stato opportuno essere informati preventivamente dell’assenza del parroco e che lo stesso provvedesse a inviare un sostituto, per evitare ai familiari un ulteriore strazio».
I familiari hanno anche atteso più di un’ora prima che la bara fosse trasferita nella congrega di Santa Caterina, in piazza Don Enrico Smaldone, poco distante dalla chiesa del Carmine. Il funerale è stato così celebrato da un sostituto del prete “incriminato” ma quello che è accaduto è solo parte di un problema più generale che riguarda l’intera cittadina: molti fedeli hanno infatti denunciato come molte chiese del posto sono chiuse di mattina. Porte aperte solo per due,tre strutture, una situazione “insostenibile” secondo i cittadini che hanno così lanciato un appello a Giuseppe Giudice, vescovo della Diocesi di Nocera-Sarno. Il problema dei sacerdoti sarebbe quello di reperire i sagrestani.