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Tutto quel che è la vita

Creato il 11 aprile 2014 da Fedetronconi

“C’è un momento nella vita in cui ti rendi conto che tutto è sogno, e che sol­tanto le cose

pre­ser­vate dalla scrit­tura hanno qual­che pos­si­bi­lità di essere reali”

(Tutto quel che è la vita, Guanda)

Voi perché scegliete un libro? Ho provato a chiederlo più volte ai followers di twitter, ai lettori su Facebook, alle amiche con cui condivido la passione della lettura. Le risposte sono variegate: leggo le prime righe del romanzo, scopro qualcosa dalla quarta di copertina, lo sfoglio rapidamente. Questa volta, questo romanzo –  Tutto quel che è la vita –  ha catturato la mia attenzione principalmente per la copertina. E attenzione, è una cosa che mi succede raramente. Ma questa volta credo sia straordinaria. La luce del sole che irrompe in tutta la sua potenza nell’acqua, dove un uomo sta nuotando. Mi ha riportato all’essenziale, come se in quella bracciata energica a stile libero fosse racchiusi pensieri, emozioni. In sostanza la vita. E poi aprendo il libro, leggendo  il romanzo, le aspettative non vengono tradite. James Salter , a quasi novant’anni, dopo anni torna a confrontarsi con la stesura di un romanzo. E ne esce un’opera straordinaria. Impianto narrativo magistrale, personaggi caratterizzati alla perfezione, stile interessante ed accattivante. In questo romanzo c’è la vita, come preannuncia il titolo. C’è l’essenziale di una vita. Ma bisogna aver pazienza e scoprirlo attraverso i viaggi, gli amori, le sofferenze dei personaggi che a ruota entrano ed escono dalla storia. Come sempre alcuni vi appassioneranno di più, altri meno. Ma è giusto che sia così.

Tutto quel che è la vita

Nel 1944, alla vigilia di uno degli scontri navali decisivi per la risoluzione del secondo conflitto mondiale, Philip Bowman è un sottotenente della marina Militare americana di stanza nel Pacifico. E’ l’esordio avventuroso di una vicenda umana che si dipana per quarant’anni in una sorprendente ricchezza di scenari, incontri, esperienze. Dal Giappone a New York, dove Bowman diventa editore in una piccola casa editrice; alla Virginia delle grandi proprietà terriere e delle vecchie tradizioni; a Londra, cuore pulsante di una ‘geografia editoriale’ fatta di contatti e affinità personali; alla Spagna , teatro di un’esaltante passione amorosa. A scandire il racconto, una galleria di ritratti femminili cui corrispondono altrettanti modi di intendere e vivere l’amore in tutte le sue sfaccettature e le sue insidie.

James Salter (New York, 1925) si è diplomato dall’Accademia militare di West Point e per oltre dieci anni ha prestato servizio come pilota nell’Aviazione militare americana, che ha lasciato dopo la pubblicazione del primo romanzo, The Hunters (1956). Ha vinto prestigioso premi e vive tra New York e il Colorado.


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