I personaggi non temono di svelarsi al pubblico e di raccontarsi a modo loro, nella loro semplicità, senza convenzioni sociali; ciò che dicono trascende la verità umana e ce ne fornisce una universale proprio dalla bocca di chi sembrerebbe il meno adatto a presentarla.L'ironia e la genialità di Agrado (l'amico travestito di Lola) accentuano la caratterizzazione del mondo e della psicologia femminile: "Una è autentica quanto più somiglia all'idea che ha di se stessa".La dolcezza e il filantropismo di Rosa generano la vita e sono simbolo di maternità , l'attrice Huma per la quale Esteban ha perso la vita, rappresenta la capacità dell'uomo di redimersi e di aprirsi alla solidarietà. E ancora Lola, simbolo dell'amore di un uomo insoddisfatto che cerca di trovare una stabilità sentimentale avvicinandosi al sesso femminile e diventando madre di un figlio morto e di un altro appena nato, Bette Davis, protagonista di Eva contro Eva, il cui titolo originale è Tutto su Eva, da cui trae ispirazione il titolo Tutto su mia madre con riferimento allo scontro tra la dualità di una stessa figura materna (Manuela e Lola, quest'ultima madre e padre nello stesso tempo) e, infine, lo spettacolo.
Il lirismo di alcune riflessioni esplicite sull'intento finale dell'intreccio è stato abilmente inserito attraverso parti recitate sotto forma di "metacinema", cioè della rottura dell'illusione scenica in cui il protagonista si rivolge direttamente al pubblico, per non accentuare la drammatizzazione stereotipata della vicenda alla quale il regista ha voluto anteporre ironia e ottimismo.
«A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre »
Non serve davvero null'altro se non questa chiusa del film per capire il vero significato dell'uguaglianza.Scoop