Memento116 minuti 2000Caldamente Consigliato Su RaiMovie alle 21,00Christopher Nolan, quando ancora non aveva dietro mezza Hollywood. "Memento" è un puzzle costruito come un "flusso di coscienza". La matematica che regge le opere di Nolan, evidente e quasi eccessiva nell'ultimo "Inception", è una costante della sua attività di director. Se "Insomnia" procedeva lungo sentieri schematici, in modo difforme dall'originale europeo, "Il cavaliere Oscuro" è facilmente strutturabile in diversi momenti legatissimi, in un'ottica commerciale, ma che presi singolarmente rappresentano sequenze piene e concluse, tra le migliori del genere action. "The prestige", come altre pellicole, impone il confronto tra struttura razionale (con il doppio che incede) e inconoscibilità della stessa. Quando immagino un film di Nolan lo paragono, mentalmente, alla nebbia. E "Memento" si avvolge molto spesso nella nebbia, che sia cromatica (molti i passaggi al bianco e nero), mentale (evidentemente oltre il rimosso), strutturale (con la sospensione dei piani temporali e la scansione complessa attraverso singoli frammenti/avvenimenti, riportati su Polaroid, che conducono alla conoscenza, primi fra tutti i tatuaggi, visivamente interessanti). E' un film impegnativo, volutamente soggetto ad un'architettura formale, su un canovaccio semplice. Bravi gli attori, Guy Pearce e Carrie Ann-Moss. Ma soprattutto azzeccata la sceneggiatura dell'altro metà dei Nolan, quel Jonathan troppo spesso dimenticato.Magazine Cinema
Memento116 minuti 2000Caldamente Consigliato Su RaiMovie alle 21,00Christopher Nolan, quando ancora non aveva dietro mezza Hollywood. "Memento" è un puzzle costruito come un "flusso di coscienza". La matematica che regge le opere di Nolan, evidente e quasi eccessiva nell'ultimo "Inception", è una costante della sua attività di director. Se "Insomnia" procedeva lungo sentieri schematici, in modo difforme dall'originale europeo, "Il cavaliere Oscuro" è facilmente strutturabile in diversi momenti legatissimi, in un'ottica commerciale, ma che presi singolarmente rappresentano sequenze piene e concluse, tra le migliori del genere action. "The prestige", come altre pellicole, impone il confronto tra struttura razionale (con il doppio che incede) e inconoscibilità della stessa. Quando immagino un film di Nolan lo paragono, mentalmente, alla nebbia. E "Memento" si avvolge molto spesso nella nebbia, che sia cromatica (molti i passaggi al bianco e nero), mentale (evidentemente oltre il rimosso), strutturale (con la sospensione dei piani temporali e la scansione complessa attraverso singoli frammenti/avvenimenti, riportati su Polaroid, che conducono alla conoscenza, primi fra tutti i tatuaggi, visivamente interessanti). E' un film impegnativo, volutamente soggetto ad un'architettura formale, su un canovaccio semplice. Bravi gli attori, Guy Pearce e Carrie Ann-Moss. Ma soprattutto azzeccata la sceneggiatura dell'altro metà dei Nolan, quel Jonathan troppo spesso dimenticato.Possono interessarti anche questi articoli :
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