Editor's Rating
- Etichetta: Twelve
- Anno: 2014
Studiando chimica e fisica ho imparato che lo zero assoluto è quello stato in cui la materia è immobile e gli atomi smettono di vibrare. Movimento e vibrazione fanno quindi parte della vita di ognuno di noi, ogni giorno, ogni momento.
Il post rock in generale è vibrazione, quello dei quattro belgi Twentyfourlives contribuisce al movimento delle cellule epiteliali e conferisce il caratteristico aspetto da “pelle d’oca”.
Le chitarre di Peaks sono pizzicate dolcemente, le dita sulle tastiere si muovono veloci fino alla pausa che interrompe le melodie: si riparte con strutture più articolate di impostazione math rock. Senza soluzione di continuità si passa a Horses, accompagnati da onde sonore che come quelle del mare si scontrano sulla riva.
Scarecrow è la prima delle due tracce cantate. La voce di Stephane Meunier mi ricorda Karl Larsson dei Last Day Of April in una variante epurata dagli aspetti pop, a tratti simile ai migliori Logh con la loro intimità shoegaze.
Twelve, Selahtion e We Need! proseguono dolci e morbide, 10 minuti di transizione sognante che ci allietano e conducono alla seconda traccia cantata Htommam, dal tono malinconico e rassegnato per via delle tastiere che prendono il sopravvento sulle chitarre.
Conclude Mammoth, dal nome speculare alla precedente canzone, che rientra di nuovo nei canoni del genere anche se con maggiore intensità, pesantezza e pienezza sonora rispetto a quanto sentito fin’ora.
C’è davvero molto di buono in questo Peaks… Peaks… Peaks!, post rock raffinato, ottimo esordio della band belga, che potrà essere apprezzato anche da chi non è amante del genere.
Tracklist :
1. Peaks
2. Horses
3. Scarecrow
4. Twelve
5. Selahtion
6. We Need!
7. Htommam
8. Mammoth
Line-up :
Lionel Vanheuverzwijn – batteria,
Maxime Boudart – basso, tastiere
Stephane Meunier – voce, chitarra, tastiere
Francesco Di Bennardo – chitarra