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Twin Peaks (film)

Creato il 30 marzo 2015 da Nehovistecose

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Regia di David Lynch

con Kyle MacLachlan (agente Dale Cooper), Michael Ontkean (sceriffo Harry S. Truman), Dana Ashbrook (Bobby Briggs), Lara Flynn Boyle (Donna Hayward), James Marshall (James Hurley), Everett McGill (Big Ed), Russ Tamblyn (dottor Jacoby), Sheryl Lee (Laura Palmer), Ray Wise (Leland Palmer), Joan Chen (Jocelyn Palmer).

PAESE: USA 1990
GENERE: Thriller
DURATA: 110’

A Twin Peaks, tranquilla cittadina a 5 km dal confine canadese, viene rinvenuto, nudo e in un sacco di plastica, il cadavere della 17enne Laura Palmer, reginetta della scuola, benvoluta da tutti. Ad indagare arriva l’agente federale Dale Cooper. Con l’aiuto dello sceriffo locale, scoprirà che a Twin Peak nulla è come sembra, e che sono molti i segreti nascosti…

L’8 aprile 1990 la ABC trasmise il primo episodio della serie Twin Peaks, destinata a diventare una delle più note e seguite della storia della televisione. Ideata e scritta da Lynch e Mark Frost (che ne diresse anche un episodio), dimostrò che cinema e televisione potevano incrociarsi con ottimi risultati. Di tutte le serie “d’autore”, Twin Peaks fu certamente la prima, la “madre” di tutte le altre. Questo film tv, fortemente voluto dal distributore (Warner Bros), altro non è che il pilot della serie, cui vennero aggiunti i 20′ finali in cui l’assassino di Laura viene scoperto. Fu distribuito in Europa in Home Video poco prima che la serie iniziasse e diventasse nota. Al di là della futilità dell’operazione, si tratta di un prodotto assai superiore alla media, in cui Lynch riesce a far convivere perfettamente il formato quadrato della tv con il proprio talento visionario, un talento fino a quel momento tipicamente cinematografico. Come nel precedente Velluto Blu, il tema centrale è un’America di provincia puritana e sorridente che nasconde, sotto un velo di compiaciuta rispettabilità, le peggiori nefandezze e i peggiori vizi umani. Lynch prende la classica struttura della soap opera (in cui A sta con B ma ha una relazione con C che però ama D, ecc…), gli da un incipit delittuoso e, senza mai davvero mostrare la violenza (ne mostra piuttosto gli effetti), dipinge un affresco grottesco ma estremamente veritiero dell’eterno dualismo umano tra bene e male. Certo, il finale appiccicato con lo sputo è imbarazzante, e le pagine di grottesco surrealismo (così come la svolta sovrannaturale) tipiche della serie qui sono ancora totalmente assenti, ma nessuno batte Lynch per quanto riguarda la creazione di una morbosa atmosfera di perversione (lo aiutano le ottime musiche di Angelo Badalamenti) e, soprattutto, per il minuzioso lavoro di disegno dei personaggi, delle loro particolarità e delle loro psicologie. Non uno di loro è sfocato. Ormai praticamente introvabile, ma se doveste metterci le mani sopra, occhio: poi non potrete evitare di riguardarvi l’intera serie. Da non confondere con il successivo Fuoco cammina con me  (1992), vero e proprio film per le sale girato DOPO la serie, in cui Lynch racconterà i sette giorni antecedenti la morte di Laura e chiarirà alcuni passi rimasti oscuri con la fine della serie nel 1991.

Voto



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