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David Lynch, dopo l’exploit televisivo di Twin Peaks, per chiudere il capitolo della serie tv che lo aveva fatto conoscere alle masse dirige l’opera cinematografica, un'opera che alla sua uscita nei cinema ha avuto le peggiori critiche della sua carriera, ma con il tempo è stata riconosciuta come un capolavoro, e uno dei suoi migliori film.
La trama è complessa e articolata, e, per chi non ha visto la serie tv è impossibile da capire, vede gli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer, la ragazza che viene trovata morta in una spiaggia all’inizio di Twin Peaks, più surreale rispetto alla serie tv, più morboso nel racconto della doppia vita della reginetta della scuola che agli occhi di tutti è una ragazza normale, ma che dentro di se è l’opposto che gli altri vedono, ossia una cocainomane, dedita al sesso.
Con Fuoco cammina con me Lynch è libero dalla censura della televisione e si lascia andare, è praticamente senza freni e mostra il lato oscuro delle tranquille cittadine di provincia, il vero orrore si trova dentro quelle casette dall’aspetto confortevole, con il giardino in ordine e la famiglia perfetta, ma la famiglia Palmer non è una famiglia perfetta. Sin dalla più tenera età Laura viene continuamente tormentata da una figura oscura con i capelli lunghi e bianchi, che la notte abusa di lei sessualmente. La ragazza racconta di questo nel diario segreto, ed è grazie a queste sofferenze che Laura comincia a vivere una doppia vita: studentessa modello di giorno, cocainomane e prostituta di notte. Il film però si apre con un altro delitto, una ragazza che non aveva neanche 17 anni muore assassinata in circostanze misteriose, il suo nome è Theresa Banks e l’autore del delitto, che poi vedremo chi è verso il finale, è lo stesso che poi ucciderà Laura e torturerà Ronette, per poi dare vita alla serie tv twin peaks.
Nel film viene lasciato tutto a metà per concentrarci sugli ultimi sette giorni di Laura. Vediamo lo strano rapporto che la lega con il padre, avvocato stimato da tutti in città, e l’incapacità di Laura di comunicare con i suoi genitori. Ve la ricordate la scena in cui suo padre le controlla le mani e le chiede chi le ha regalato la collana con il cuore a metà vero? Magistrali le scene con i sogni in cui Lynch mostra tutto il suo talento nell’inquietare lo spettatore e spaventarlo, con semplici e geniali intuizioni che sono perfette per farti saltare in aria dallo spavento, come nella scena in cui Laura scoper Bob nella sua stanza e urla con tutto il fiato che ha in gola e fugge nel giardinetto di casa per poi avere la sorpresa di vedere un'altra persona uscire invece che Bob, e la scena in cui la signora ceppo le dice cosa l’aspetta e alla fine la accarezza molto prima di entrare alla Roadhouse, il suo pianto disperato mentre Julie Cruise canta Question in a World of blue, una delle canzoni della bellissima colonna sonora, ancora una volta curata dal fido Angelo Badalamenti?
E vogliamo mettere il delirio che è una discesa agli inferi in cui si trascina anche Donna, la sua migliore amica che voleva sapere cosa ci faceva con quei ragazzi, ma dietro i mille misteri e segreti di Twin Peaks, ci sono interrogativi che ancora oggi i fans si pongono, che legami ci sono con questi strani personaggi e gli abitanti della tranquilla cittadina di provincia? Perché L’fbi sembra seriamente coinvolta in tutti questi enigmi? E quali legami ci sono con gli agenti scomparsi che improvvisamente ricompaiono? A proposito è da antologia il cameo di David Bowie che appare e scompare senza lasciare traccia, e la notte dell’omicidio di Laura? Quella in cui finalmente si trova faccia a faccia con il suo assassino e decide di indossare l’anello che il nano le porge in sogno, Twin Peaks fuoco cammina con me è l’ultimo anello che congiunge i tanti misteri che hanno avvolto la serie tv di culto degli anni novanta, aprendone addirittura altri, dieci, cento, mille ipotesi hanno fatto i fans negli anni a venire, per cui se è vero che per ogni film Lynch da libera interpretazione delle sue opere al suo pubblico, con Twin Peaks che di per se è un opera surreale e complessa, ha iniziato un percorso che lo ha portato al compimento della summa del suo cinema, per poi smettere e aprire un altro percorso questa volta musicale, ma torniamo al film, che viene riconosciuto come un horror metafisico, io credo che sia più di un horror, è senza dubbio uno dei film più complessi e intricati che ha fatto, anche se presenta una trama lineare, propone enigmi che come ho detto prima sono piuttosto aperti a tante interpretazioni.
Lynch propone inoltre il cammino di Laura come fosse tormentata, come se dovesse percorrere l’inferno per poi trovare la redenzione dopo la morte, grandiose le scene con l’angelo nella stanza rossa con Cooper accanto, e quella con l’angelo nel treno durante la scena dell’omicidio in cui si dice che Sheryl lee, attrice che in questo film ci regala una interpretazione magistrale insieme a Ray Wise, che qui è bravissimo.
Un capolavoro, uno di quei film che hanno creato un fenomeno di culto che è entrato nell’immaginazione di tutti e nell’anima di tutti, indimenticabile, un opera che ha segnato il suo cinema, per me è Olimpo, un opera innovativa che riesce ancora oggi a interrogare i fans e ad entrare nell’immaginario di tutti quei cinofili che non si accontentano di opere facili, ma prediligono un cinema più complesso e più attivo.
Da vedere assolutamente.
ArwenLynch
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