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Twitter per la Comunicazione Pubblica

Creato il 13 dicembre 2013 da Larivistaculturale @MePignatelli

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L’interazione tra l’amministrazione pubblica ed i cittadini può passare da Twitter. Innovazione comunicativa che può essere di grande aiuto nella gestione del territorio e della vita quotidiana, l’# giusto diventa un luogo immediato dove aggregare  informazioni, in caso, ad esempio, di emergenze e disagi dovuti al maltempo.

I comunicatori pubblici hanno dunque uno strumento nuovo sul quale far correre notizie utili e, nel senso inverso, i cittadini hanno un modo immediato di fotografare un problema e segnalarlo alle pubbliche amministrazioni.

Una maniera partecipata ed inclusiva di gestire le città, i comuni, e la vita all’interno di essi adatto alla complessità ed alla rapidità della società contemporanea.

- “Ma come nasce l’idea di Cittadini di Twitter?” chiedo a Francesco Di Costanzo, presidente dell’Associazione Cittadini di Twitter.

- “Perché da subito mi sembrò impossibile che aziende ed enti pubblici non usassero questo sistema. E poi mi sono domandato ma perché gli enti devono sempre arrivare dopo i cittadini? Allineamoci subito!”.

- ” E che reazioni ci sono state?”

- “Paura!”

[si ride]

Dopo aver scritto il libro “Cittadini di Twitter – la Toscana delle amministrazioni in 140 caratteri”, con una prefazione di Matteo Renzi, Francesco Di Costanzo insieme ad un gruppo di professionisti della comunicazione ha fondato l’associazione Cittadini di Twitter lanciando l’hashtag #cittadiniditwitter. Nata principalmente per gestire problematiche ambientali, infrastrutturali ed emergenze, l’associazione non esclude un network di referenti tematici sulla vita sociale e culturale del paese. 

Da pochi mesi, la Toscana ad esempio, ha una referente territoriale Twitter con la quale interagire per segnalare problematiche o eventi di interesse pubblico: Francesca Cecconi [@nuppolina]. Con  il convegno nazionale tenuto all’ANCI il 3 dicembre 2013, altri comunicatori pubblici si stanno coinvolgendo nel progetto. 

L’associazione Cittadini di Twitter sta dunque facendo molto per indirizzare le pubbliche amministrazione nazionali sul sentiero dei social media, ma ci vuole ancora molta comunicazione per spiegare i vantaggi di un rapporto biunivoco tra cittadini ed amministrazione pubblica, e molto lavoro ancora per aprire la “mentalità” poco avvezza alle novità dei nostri concittadini.

Perché in effetti, aprire un profilo Twitter, è qualcosa di cui molti, comunicatori pubblici e cittadini, hanno “paura”.

Forse perché si diffida delle novità, si pensa che i social network siano solo dei luoghi dove perdere tempo, o delle mode passeggere.

Certo bisogna definire i piani di comunicazione, avere delle strategie di esposizione al pubblico e magari dei social media managers, ma le cose di cui avere paura sono altre.

E il digitale può essere molto di supporto per il rilancio del paese.

Un sito americano suggerisce queste “Social Media Best Practices”, che possono essere valide per tutti coloro che aprono un canale di comunicazione pubblico e mette un link ad una ironica infografica sulle cose di cui avere realmente paura: malattie, incidenti, attacchi terrorisitici, reazioni allergiche fatali.

Melissa Pignatelli

in Fotografia: Logo dell’Associazione Cittadini di Twitter

Leggi il libro online “Cittadini di Twitter”

Il sito dell’Associazione Cittadini di Twitter

Le slide del Convegno in Regione Toscana del 20 Giugno 2013


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