Riscoprire le antiche tradizioni culturali e gastronomiche locali per farle conoscere ed apprezzare a tutti i turisti che in questi periodi visitano il nostro paese. La coop. “Tempio di Vacanza” ha infatti distribuito e preparato un dolce tipico del paese : “u cannateddu”. Fatto di farina, sugna, latte, zucchero e ammoniaca, “u cannateddu” è un biscotto preparato ( nel periodo pasquale quando ancora non esistevano le uova di cioccolato ) con ingredienti poveri, contiene al suo interno un uovo sodo e viene decorato con glassa e zuccherini vari.
Il presidente della coop “Tempio di Vacanze” Carla Valenti ci indica la migliore ricetta per fare un ottimo “cannateddu”:
“Gli ingredienti per la dose di un kg di farina (si ottengono circa 10 cannateddi) sono:
500 gr farina 00;
500 gr farina di rimacino (di grano duro);
300 gr di sugna;
360 gr. di zucchero;
15 gr. di ammoniaca;
200 ml di latte.
1 uovo.
Per la glassa:
1 albume;
150 gr di zucchero al velo;
scorza di limone grattugiata;
e ovviamente 10 uova sode.
Si preparano gli ingredienti partendo dalla farina, versata in una spianatoia, si fa la conca al centro e si impastano la sugna con lo zucchero, poi gradatamente si aggiunge l’uovo e l’ammoniaca, si fa un unico miscuglio raccogliendo tutta la farina e alla fine si amalgama il tutto con il latte, aggiunto poco per volta, per evitare che l’impasto possa risultare troppo molle.
La mattina successiva si preparano le uova sode e si mettono a raffreddare.
Nel frattempo si riprende la pasta e si lavora ancora un po’ per renderla morbida. Si stende con il mattarello e si da una forma rotonda, ma si possono fare come si vuole (a forma di campana, di colomba, di cestino….) si mette l’uovo sodo al centro e poi due striscioline a forma di x sull’uovo.
Si infornano a 220° e si lasciano per 15 min circa.
Appena si raffreddano si prepara la glassa, facendo sbattere a velocità elevata l’albume con lo zucchero e la scorza di limone grattugiata.
Con un pennello si spalma la glassa su ogni cannateddu, e si decora a piacere con codette, diavolina, uova di cioccolata e caramelline alla cannella (tipiche anche queste).
Si lascia asciugare la glassa per qualche ora e il cannateddu è pronto per essere gustato.
E’ un dolce dal sapore semplice, poco dolce, quindi gradevolissimo, ma di sicuro effetto per via dei variopinti colori della decorazione”.
La sagra è stato di sicuro interesse cittadino e turistico e credo anche da riproporre nei prossimi anni magari con qualche innovazione.
Inviato da Salvo Maniaci.