A seguito della visita di venerdì nella penisola occupata di Crimea in compagnia di Putin, l’Ucraina a deciso di proibire a Berlusconi l’ingresso nei propri territori per i prossimi 3 anni.
Berlusconi non potrà entrare in Ucraina per 3 anni. Photo credit: torre.elena / Foter / CC BY-SA
Persona non grata. E’ questa la formula con cui uno Stato sovrano può impedire a certe personalità di mettere piede sul proprio suolo per motivi di sicurezza. A seguito della propria visita nei territori della penisola di Crimea (sottratti a Kiev da Vladimir Putin con l’invasione del marzo 2014) sprovvisto dell’autorizzazione del governo centrale (che ancora rivendica quelle terre come proprie), Silvio Berlusconi si è visto negare da oggi e per i prossimi tre anni il permesso di entrare in Ucraina, per effetto di una decisione presa dal SBU, il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina.
Quella di Berlusconi è stata la prima visita da parte di un ex capo di governo europeo ai territori occupati, ufficialmente per rendere omaggio ai caduti italiani nella Guerra di Crimea (1853-1856). Incontratisi a Yalta, infatti, Berlusconi e Putin, tra i quali come note corre una stretta amicizia di lunga data, hanno reso omaggio ai caduti di quel conflitto a Sebastopoli, presso la stele che reca incisi i loro nomi. Putin si è persino offerto di far incidere i nomi dei caduti tra le fila dell’allora Regno di Sardegna, chiedendo per questo compito la collaborazione del Museo Nazionale d’Artiglieria di Torino. Berlusconi si è personalmente impeganto a farglieli avere.
Ma a far discutere non sono le circostanze particolari ma l’opportunità di questo incontro, svoltosi proprio nei territori formalmente dell’Ucraina ma ora occupati con la forza dalla Russia. La visita ha sollevato un polverone in ambienti europei ostili a Mosca, gli stessi che promossero le sanzioni economiche che ancora oggi la colpiscono, in quanto “inopportuna” e “contraria alla politica dell’Ue in materia”. La simpatia di Berlusconi verso Putin non è una novità, e la guerra in Ucraina non sembra aver cambiato le cose tra i due. Non è la prima volta che personalità note vengono colpite da questo provvedimento: l’attore Gerard Depardieu, cittadino russo dal 2013, ne è stato colpito, così come diversi esponenti politici e parlamentari francesi rei dello stesso errore di Berlusconi, aver visitato la Crimea ormai russa sprovvisti dell’autorizzazione di Kiev.
A.S.
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