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UCRAINA: Fallita l’offensiva ucraina. Separatisti russi accolti da eroi

Creato il 17 aprile 2014 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 17 aprile 2014 in  with 3 Comments
di Matteo Zola

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Tre separatisti russi sono stati uccisi durante scontri avvenuti nella notte tra il 16 e il 17 aprile a Mariupol, nell’est dell’Ucraina, nella parte meridionale dell’oblast di Donetsk, dove circa 300 uomini hanno attaccato i militari ucraini con bombe molotov. Le truppe di Kiev hanno risposto aprendo il fuoco e uccidendo tre separatisti, secondo quanto riferito dal ministro degli Interni ucraino, Arsen Avakov. Secondo le fonti ministeriali, altri 13 separatisti sono stati feriti e 63 arrestati.

E’ il più grave fatto di sangue dall’inizio della cosiddetta “operazione anti-terrorismo” lanciata da Kiev contro i separatisti filorussi che da due settimane occupano i punti chiave di molte città dell’Ucraina orientale. Per una cronaca completa dei fatti si legga qui.

Nella giornata di ieri, 16 aprile, le forze ucraine sono state disarmate dai separatisti russi che hanno loro sequestrato sei mezzi blindati con i quali sono poi entrati in Krematorsk, altra città dell’oblast di Donetsk, accolti trionfalmente dalla folla dei cittadini. Resta un mistero su dove si trovino i soldati ucraini di scorta ai blindati: fatti prigionieri o passati al nemico? A Kramatorsk i filorussi mantengono ancora il controllo del municipio, del commissariato e della sede locale dei servizi segreti.

Il 16 aprile a Sloviansk, trecento soldati ucraini si sarebbero arresi tra gli applausi della folla, lo riferisce l’agenzia russa Interfax.

Le forze filorusse stanno respingendo i male organizzati attacchi ucraini grazie all’aiuto di uomini di Mosca (si dice che il capo dei filorussi di Sloviansk, Igor Strelkov, sarebbe un ufficiale dei servizi segreti militari russi) e a truppe che avrebbero passato il confine indossando divise senza mostrine. Tra i separatisti ci sarebbero anche ex-agenti dei Bekrut, la polizia antisommossa responsabile della repressione delle proteste di Maidan e sciolta dal nuovo governo di Kiev.

L’insuccesso delle truppe di Kiev si deve alla scarsa organizzazione dovuta ai molti cambi della guardia avvenuti nell’esercito all’indomani della presa del potere delle forze pro-Maidan, Ma anche al fatto che sparare sui dei connazionali – poiché tali sono, finché qualcuno non deciderà il contrario con la forza – non piaccia ai soldati di Kiev.

Nella giornata di oggi, 17 aprile, sono previsti colloqui a Ginevra tra le diplomazie russa e americana. Non c’è però da attendersi nulla, le due parti sembrano decise a mantenere la linea dura. E alla minaccia di nuove sanzioni Mosca risponde con nuove occupazioni in Ucraina. Questa escalation tuttavia non può durare e il punto di rottura si avvicina pericolosamente.

Tags: filorussi, guerra civile ucraina, Krematorsk, matteo zola, Sloviansk, Ucraina Categories: 


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