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Ucraina. Governativi verso la presa di Donetsk

Creato il 05 agosto 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ormai i governativi sembrano prossimi alla presa di Donetsk. Una vera e propria Ucraina stretta sotto un assedio politico e militare, anche se i riflettori dell’informazione internazionale – nell’ultimo periodo – parrebbero maggiormente interessati agli sviluppi sul fronte mediorientale, nel conflitto tra Israele e Hamas. Quella di Donetsk sembrerebbe la battaglia campale, quella dove le forze regolari ucraine vorranno dispiegare il maggior numero di contingenti armati. Donetsk, infatti, è divenuta di recente la roccaforte del separatisti filorussi, almeno da quanto ha annunciato il portavoce del Consiglio Nazionale per la Sicurezza e la Difesa, Andriy Lysenko. E’ così che son stati prodotti dei corridoi speciali per far defluire all’esterno i civili. Questa strategia è stata adoperata sia per la città di Donetsk, sia per altri centri urbani sotto il diretto controllo dei separatisti. Sarebbero degli autentici corridoi umanitari, dove la gente comune può transitare e abbandonare gli obiettivi della successiva offensiva. Donetsk è così divenuta un obiettivo strategico per le forze regolari ucraine, che stanno combattendo una stregua lotta contro i contingenti dei separatisti filorussi. Così come ha spiegato direttamente il portavoce Andriy Lysenko: “Ieri le forze dell’operazione antiterrorismo hanno occupato Yasinuvata, a 19 chilometri a nord di Donetsk, che è un importante snodo ferroviario. La sua conquista ha permesso l’accerchiamento del capoluogo da nord, e la chiusura di un importante canale per la fornitura di armi e tecnologia ai terroristi”. Intanto, si parla di un’ennesima offensiva nei pressi di Maryinka, dove pare che si siano già infiltrate alcune squadre di volontari vicini all’esercito governativo. Nel mentre giungono accuse pesanti da Mosca, la quale sostiene che le truppe ucraine trasportino da tempo missili balistici Smerch, Tochka-u e Uragan, proprio nella roccaforte di Donetsk. Nei giorni scorsi alcuni giornali e televisioni avrebbero confermato l’accusa di Mosca, ma Kiev smentisce affermando di aver distrutto l’ultimo missile balistico nel lontano 1996.

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