Di Gabriella Maddaloni. “Sì alla promozione dei negoziati tra Kiev e i separatisti filo-russi” è la conclusione a cui sono giunti nelle ultime ore i Presidenti di Francia e Russia Hollande e Putin, insieme alla Cancelliera tedesca Merkel. Lo riporta un comunicato dell’Eliseo.
I tre leader hanno concordato insieme sull’opportunità di favorire il piano di pace promosso negli ultimi giorni dal Presidente ucraino Poroshenko per favorire il “cessate il fuoco” tra il governo e i separatisti. I miliziani non hanno però accettato questa proposta di dialogo, anche se stanotte il Primo cittadino ucraino si è detto “pronto a negoziare” durante un intervento in tv per promuovere il piano stesso.
“Punti di vista diametralmente opposti non rappresentano una barriera ai negoziati. Sono pronto a discutere con coloro che si sono smarriti, che erroneamente hanno adottato posizioni separatiste. Tranne, naturalmente, con coloro che sono stati coinvolti in atti di terrorismo, omicidio o di tortura”, sono state le parole di Poroshenko.
Ieri lo stesso Putin ha invitato più volte a cogliere l’opportunità della via moderata, invitando “tutte le parti belligeranti a fermare ogni ostilità e iniziare i negoziati”. Il Cremlino ha in ogni caso sottolineato la necessità di non far apparire “come un ultimatum” il piano di pace del Presidente ucraino.
Tale piano di pace promosso da Poroshenko prevede, tra le altre cose, il disarmo, l’impunità per i separatisti che non si sono macchiati di omicidio, la protezione della lingua e dell’identità culturale delle minoranze russofone dell’Ucraina, il decentramento del potere.
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