Ucraina: i settori favorevoli per l’economia italiana

Creato il 16 marzo 2013 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR

In vista della conferenza “Ucraina-Italia: opportunità d’impresa“, organizzata dall’IsAG e che si svolgerà a Milano presso lo Studio Legale Sutti martedì 19 marzo, pubblichiamo la seguente analisi di “Da Vinci AG”, centro d’analisi politica ucraino, sui settori più favorevoli per l’economia italiana nel paese dell’Europa Orientale.

 
L’economia ucraina occupa il 39o posto al mondo in termini di PIL a parità di potere d’acquisto (344,7 miliardi di dollari statunitensi nell’anno 2012). Le risorse significative di materie prime, la popolazione di 45 milioni di abitanti con una elevata percentuale di manodopera qualificata e l’alto potenziale del mercato interno rendono il paese interessante per gli investimenti. Gli investitori stranieri vengono però di solito spaventati dalle notizie sugli alti livelli di corruzione e le difficoltà di gestione del business nel paese. Allo stesso tempo, la maggior parte di coloro che hanno avuto il coraggio di entrare nel mercato ucraino ci stanno lavorando attivamente, utilizzando le grandi opportunità che esso fornisce.

L’Ucraina sta facendo notevoli passi per migliorare il clima imprenditoriale. Nel 2013, il suo rating nella classifica Doing Business (Banca Mondiale) è aumentato di 15 posizioni. A ciò hanno contribuito i miglioramenti legislativi nelle questioni di registrazione delle imprese e proprietà, questioni di tassazione, esecuzione dei contratti e la risoluzione di insolvenze. Oggi lo svolgimento delle attività commerciali in Ucraina ha le sue particolarità, che nella maggior parte dei casi non sono chiare agli investitori europei. Tuttavia, le opportunità di business sono praticamente illimitate. È solo importante costruire la giusta strategia, considerando tutte le insidie che spesso non vengono enunciate nella legislazione. Così, per avere successo l’investitore ha bisogno di un sostegno sicuro e professionale all’interno del paese, che viene fornito per anni dalle aziende specializzate. Ciò viene confermato dal successo di numerosi investitori europei in Ucraina.

Dopo aver analizzato le dinamiche dei rapporti commerciali tra l’Ucraina e l’Italia, la struttura degli investimenti italiani in Europa orientale e gli interessi dei gruppi chiave dell’economia in Italia, gli analisti di Da Vinci AG hanno individuato tre grandi aree più promettenti per gli investitori italiani in Ucraina. Ad oggi, i settori più interessanti per gli investimenti possono essere suddivisi in tre gruppi principali:

  1. agricoltura e lavorazione dei prodotti agricoli;
  2. energie alternative;
  3. industria farmaceutica.
Agricoltura e lavorazione dei prodotti agricoli

L’Ucraina ha dei terreni unici – cernozëm (terra nera) – che dominano nella copertura del suolo, occupando 27,8 milioni di ettari. Terreni ad elevato contenuto di humus che, secondo gli scienziati, danno la possibilità di sfamare circa 300 milioni di persone. I terreni migliori sono nelle parti centrali e orientali dell’Ucraina. Nel 2012 l’Ucraina ha prodotto 46,1 milioni di tonnellate di cereali e di legumi da granella, 8,4 milioni di tonnellate di semi di girasole, 23,2 milioni di tonnellate di patate e circa 1 milione di tonnellate di ortaggi. Una delle direzioni più promettenti è la coltivazione del mais, che viene attivamente venduto sui mercati esteri. L’Ucraina conta per il 14,5% delle esportazioni globali.

Il terreno agricolo è di proprietà di contadini. Tuttavia, la maggior parte di loro non riesce a gestire i propri appezzamenti da solo e perciò li affitta. Il termine di locazione medio in Ucraina è di 6 anni, il pagamento medio per la locazione dei terreni è di 51 euro per ettaro all’anno. Tanti contratti di locazione sono conclusi per un periodo di 10 anni o più. È possibile pagare annualmente con grano prodotto e non con denaro. Sta crescendo in Ucraina il numero di aziende agricole di grandi e medie imprese che gestiscono migliaia di ettari di terreno. Prendono il posto di inefficienti piccoli proprietari. Ma al momento il paese ha centinaia di migliaia di ettari di terreno che erano coltivati ​​durante l’Unione Sovietica, ma non sono oggi ancora utilizzati in agricoltura.

L’allevamento di bestiame da latte e suini sono le direzioni più promettenti per lo sviluppo dell’agricoltura. Alla fine del secolo scorso, l’Ucraina ha perso l’iniziale vantaggio nell’allevamento di bestiame da latte che aveva ereditato dall’Unione Sovietica. Di conseguenza, la gran parte dei capi di bestiame si trovano su terreno privato dei contadini. Tuttavia, i lavoratori ed il governo sono interessati alla comparsa di nuove aziende, che potrebbero fornire in modo permanente latte di qualità. Di conseguenza, nonostante la crisi, negli ultimi anni si sono evidenziate in Ucraina le tendenze allo sviluppo dell’allevamento di bestiame di alta produzione e efficienza e più modernizzato.

In Ucraina vivono 45,5 milioni di persone, la maggior parte delle quali preferisce i prodotti realizzati nel proprio paese. I prodotti agricoli ucraini e quelli dell’industria di lavorazione sono tradizionalmente richiesti in Russia e nei paesi dell’ex Unione Sovietica. La posizione attiva del governo per promuovere i prodotti nei mercati stranieri sta ampliando ogni anno lo spettro di consumatori dei prodotti di agricoltura ucraina nei mercati in via di sviluppo. L’Ucraina sta aumentando le prestazioni nella produzione ed esportazione di oli vegetali (soprattutto olio di girasole). La quota dell’Ucraina nell’esportazione mondiale di olio di girasole è del 51%, mentre la sua quota nella produzione è di circa il 25%. Vengono migliorati e modernizzati la lavorazione e lo stoccaggio di cereali e prodotti lattiero-caseari. Tuttavia, l’agricoltura dell’Ucraina non ha ancora raggiunti minimamente i parametri del suo potenziale. L’Ucraina ha un gran numero di personale qualificato per lavorare in agricoltura, preparato dagli istituti didattici profilati. Lo stipendio medio in agricoltura nel 2012 è di 193 euro al mese, nell’industria di lavorazione di 276 euro al mese.

Energie alternative

L’Ucraina è un paese che non ha significative riserve di gas naturale e petrolio per poter soddisfare i propri bisogni. Di conseguenza, il governo sta prendendo misure concrete per sviluppare energie alternative, dando la preferenza alle aziende che operano in questo settore. Il paese ha un grande potenziale per lo sviluppo di idroelettrico, biocarburanti, impianti solari ed eolici. L’Ucraina è stata obbligata dalla Comunità europea dell’energia ad aumentare la quota di energie rinnovabili nel bilancio energetico nazionale al 12% entro il 2020. Questo significa in 7 anni bisogna aumentare la quota di energia non convenzionale di sette volte. Di conseguenza, le energie alternative vengono sviluppate con maggiore intensità rispetto alle tradizionali. Nel 2012 gli impianti eolici sono diventati 2,2 volte più potenti, gli impianti solari 1,7 volte.

È aumenta anche la produzione di energia elettrica nelle piccole centrali idroelettriche. Si noti che questo segmento di mercato ha un elevato potenziale di crescita in virtù di un vantaggio esistente. In Ucraina ci sono oltre 63 mila piccoli fiumi e torrenti della lunghezza totale di 135,8 mila chilometri. A metà del secolo scorso in Ucraina c’erano più di 900 piccole centrali. Oggi sono circa 150, solo la metà delle quali funzionante. Tuttavia, ogni anno il loro numero aumenta. In Ucraina è attiva la tariffa “verde”, che favorisce significativamente le società energetiche alternative. È molto più alta rispetto a parecchi paesi europei. La sua validità è prevista dalla legge e continuerà a funzionare fino al 31 dicembre 2029, il che garantisce che l’investimento in questo settore sarà redditizio e profittevole.

Industria farmaceutica

Il volume del mercato farmaceutico in Ucraina è cresciuto del 17% ed era di 2,8 miliardi di euro nel 2012. Si prevede che nel 2013 il mercato mostrerà una crescita del 11%. In media vengono venduti 1,2 miliardi di confezioni di medicine all’anno. Secondo i dati del 2012 l’Ucraina ha importato dall’Italia prodotti farmaceutici per un totale di 143,87 milioni di dollari, che è il 117,9% in più rispetto all’anno 2011. Comunque gli ucraini favoriscono i produttori nazionali di farmaci. Circa il 70% del mercato è occupato dalle merci ucraine. Principalmente ciò è dovuto al loro basso costo. Il prezzo medio per confezione di produzione straniera è di 40 UAH, di produzione ucraina di 12 UAH.

Il mercato dei consumatori di medicine crescerà. Ciò è dimostrato dalle tendenze demografiche e statistiche delle malattie in Ucraina. Infatti in Ucraina, grazie alla politica di stimolo del governo, sta crescendo la natalità. Nel 2012 sono nati 18 mila bambini in più rispetto al 2011. In generale, l’aumento naturale è di 520.700 persone.
Tuttavia, il numero di persone anziane domina nella struttura generale della popolazione e continua a crescere. Così, nella fascia di età “60+” si ritrovano 9,6 milioni di ucraini, mentre nel 2008 la erano 9,3 milioni. Sta crescendo il livello di malattie del popolo, in particolare le malattie del sistema nervoso e del sistema circolatorio. Il governo ucraino sta svolgendo una politica di sostituzione delle importazioni. I produttori stranieri si sono già ritrovati di fronte a difficoltà legislative durante la concessione di licenze e durante l’importazione di medicinali in Ucraina. Noi crediamo che questa tendenza aumenterà. Così, l’introduzione di forze produttive nel territorio ucraino diventa questione attuale ed è anche la tendenza degli investitori stranieri.


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