L’Unione Europea potrebbe varare nuove sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina già dalla prossima settimana, se i ribelli filorussi non adotteranno misure per disinnescare la tensione. Le nuove sanzioni comunque consisterebbero nell’aggiungere altri nomi di aziende e persone alla “lista nera”. Lo hanno riferito fonti diplomatiche a Bruxelles. Per l’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, si deve “rafforzare il sostegno a Kiev ed aprire un confronto diretto con Mosca.”
(ibtimes.co.uk)
Le nuove sanzioni contro la Russia paventate dalla Ue, per la crisi in Ucraina. “E’ possibile, se non ci sarà alcuna novità, che gli Stati membri potrebbero imporre nuove sanzioni la prossima settimana”, ha riferito un diplomatico europeo”. L’informazione è stata confermata anche da altre due fonti diplomatiche. All’ultimo Consiglio Europeo dell’anno, venerdì scorso, i leader europei hanno detto che i ribelli devono accettare entro lunedì un meccanismo di verifica del cessate-il-fuoco e di effettivo controllo delle frontiere, restituire a Kiev posti di controllo al confine, rilasciare gli ostaggi e lanciare un negoziato sostanziale per applicare il piano di pace del presidente ucraino, Petro Poroshenko. I governi europei probabilmente valuteranno la situazione quando lunedì scadrà la “deadline” e poi decideranno se applicare le nuove sanzioni. In ogni caso le sanzioni consisteranno nell’aggiunta di altri nomi alla “lista nera”, mentre per nuove misure sanzionatorie probabilmente bisognerà attendere un nuovo Consiglio europeo.
L’intervento dell’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini. L’Ue deve discutere dei suoi rapporti con la Russia per trovare una soluzione alla crisi ucraina: occorre “rafforzare il sostegno a Kiev”, ma, al tempo stesso, è indispensabile “aprire un confronto diretto con Mosca sulle nostre relazioni reciproche e sul ruolo che la Russia può avere in altri scenari di crisi”. Lo afferma, intervistata da La Repubblica, Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera europea. ”Il problema di fondo – spiega Mogherini – è capire come se ne esce. Anche a Kiev la domanda che tutti si fanno è: come fare a porre fine al conflitto? La situazione attuale è di grande difficoltà per la Russia: sarebbe suo interesse contribuire realmente a porre fine al conflitto. E allo stesso tempo tutti sappiamo che la Russia ha un ruolo importante non solo in Ucraina, ma anche in Siria, in Iran, in Medio Oriente, in Libia. Non è vero che ci sia una linea morbida degli europei contrapposta ad una linea dura degli americani. Anzi. Gli ultimi dati sul commercio dimostrano che l’interscambio tra Russia ed Europa sta calando mentre quello tra Russia e Usa sta aumentando. Parlo spesso con Kerry e c’è una totale identità di vedute sulla crisi ucraina”, conclude Mogherini. (AGI)