Dopo le dichiarazioni del presidente ucraino, Petro Poroshenko, il quale ha affermato che l’obbiettivo della Russia è quello di ottenere il controllo totale sull’Europa, il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov, ha definito “deludenti ed inconcepibili” le parole del leader a capo del Governo di Kiev, le quali avrebbero il solo scopo di incrementare la “russofobia” in Occidente.
Secondo Lavrov infatti, Poroshenko starebbe solo cercando di nascondere con la propaganda i propri insuccessi politici e la propria incapacità di implementare gli accordi firmati a Minsk nel settembre 2014, i quali avrebbero dovuto ristabilire la pace nell’Ucraina orientale tramite un cessate il fuoco, mai realmente entrato in vigore.
“Risulta chiaro che questa persona ha il solo obbiettivo di mantenere vivo lo spettro di una Russia da temere, con la quale non dialogare”, ha dichiarato Lavrov, “al fine di mascherare davanti ai suoi alleati europei la propria inabilità al comando”.
Da oltre un anno l’esercito del Governo europeista di Kiev, in seguito alla rivoluzione che ha rovesciato il presidente Viktor Yanukovic, fedele al Cremlino, sta combattendo contro i miliziani filorussi nell’Ucraina orientale, controllata dai ribelli secessionisti, mentre la Crimea, in seguito ad un’invasione delle forze di Mosca, è stata annessa al territorio della Federazione Russa.
In seguito alle sue politiche aggressive nell’ambito di questa crisi ed alla sua occupazione militare di territori appartenenti a Kiev, i paesi membri di Nato, Unione Europea e loro alleati hanno imposto dure sanzioni economiche alla Russia, la quale ha a sua volta emanato un embargo sui prodotti alimentari nei confronti di queste nazioni, dando il via ad un muro contro muro che dura ormai da mesi.
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