Di Gabriella Maddaloni. Mercoledì ci sarà un’altra riunione del Coreper, il Comitato degli ambasciatori dei 28 Stati Ue, per valutare come prosegue la tregua Russia-Ucraina a l’attuazione del piano di pace. Come ha fatto notare anche l’Alto Rappresentante Ue Catherine Ashton, il “cessate il fuoco” sta durando, anche se è stato violato più volte, in verità.
Il Consiglio Nazionale e di Sicurezza di Kiev riporta in proposito l’uccisione di 5 militari ucraini e il ferimento di altri 33; l’agenzia Interfax, citando il portavoce del Consiglio Andriy Lisenko, asserisce che i filorussi avrebbero violato la tregua per ben 89 volte dal suo inizio, sparando continuamente contro le forze governative. Secondo le autorità locali, a Donetsk una donna sarebbe rimasta ferita da colpi di artiglieria.
I miliziani fanno sapere che esigono l’autodeterminazione delle regioni di Donetsk e Lugansk. A loro non basta lo “status speciale” previsto dall’accordo di Minsk.
Intanto, lunedì è entrato in vigore l’ultimo pacchetto sanzionatorio dell’Ue ai danni della Russia, che però verrà applicato solo tra qualche giorno, quando l’Ue avrà valutato il proseguimento della tregua in Ucraina. Tale pacchetto prevede:
-Restrizioni sui visti di viaggio e congelamento dei beni finanziari nei confronti di circa 20 persone, compresi politici e oligarchi russi e separatisti ucraini;
-Nuove sanzioni economiche contro banche a controllo statale e società attive nella difesa e nel settore petrolifero, limitando il loro accesso ai mercati finanziari europei. Le nuove misure dovrebbero colpire Rosneft, Gazpromneft e Transneft;
-Estensione del divieto di esportazione delle tecnologie per il settore petrolifero e i beni per uso militare.