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Ucraina nel caos: sull’orlo della guerra civile

Creato il 26 gennaio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Violenza, molotov, feriti, morti. E’ questo il quadro di un paese sull’orlo della guerra civile, l’Ucraina. Anche oggi, continua ad essere altissima la tensione, dopo che l’opposizione ha respinto al mittente l’offerta del presidente Viktor Yanukovich, di assumersi la guida del governo. E le “proteste” dei manifestanti filo-europeisti non si placano.

I manifestanti ucraini nelle strade di Kiev (businessinsider.com)

I manifestanti ucraini nelle strade di Kiev (businessinsider.com)

Dopo varie ore di tensione, i manifestanti, che stamane avevano assediato l’edificio della Casa Ucraina, una sala espositiva di epoca sovietica usata dalle truppe come base e situata nel centro di Kiev, hanno aperto una sorta di corridoio umano per consentire l’uscita dei circa 200 agenti che si erano rifugiati all’interno. Gli agenti hanno lasciato il luogo, portando con sé scudi e caschi, attraverso il corridoio formato dai manifestanti. Poco prima il carismatico leader del partito Udar, il campione di pugilato, Vitali Klitschko, si era recato sul posto per spiegare ai manifestanti che i poliziotti rifugiati erano giovani reclute obbligati a obbedire agli ordini, e non membri dei temuti Berkut, le forze speciali antisommossa. In mattinata li oppositori avevano rotto le finestre dell’edificio, l’antico Museo Lenin, e lanciato bombe molotov e petardi verso l’interno, mentre la polizia aveva risposto con granate stordenti. La tensione si è allentate quando le truppe sono state autorizzate a uscire a una porta laterale dell’edificio.

Negli scorsi giorni, dopo il tentativo di occupare la sede del ministero dell’Energia e i continui scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine, sono stati occupati il municipio di Kiev e il ministero dell’Agricoltura, entrambi all’edificio. “Hanno tentato di assediare l’edificio. Sono arrivati in un centinaio, armati” ha raccontato qualche ora dopo, raggiunto telefonicamente, il ministro dell’Energia, Eduard Stavytsky. ”Sono andato da loro e ho detto che se non avessero lasciato pacificamente l’edificio, l’intero sistema energico dell’Ucraina sarebbe crollato”. E poi ha aggiunto: “Quel che sta avvenendo è una minaccia all’intero sistema energetico ucraino”.

Mentre il presidente Viktor Yanukovich ha cercato quindi di riannodare il filo del dialogo con l’opposizione filo-europeista, la situazione a Kiev rimane sempre calda e, secondo il ministro dell’Interno, i manifestanti stanno accumulando anche armi. L’unica soluzione è la forza, ha avvertito il ministro dell’Interno, Vitaliy Zakharchenko. “Gli ultimi sviluppi in Ucraina hanno dimostrato come i nostri tentativi di risolvere in maniera pacifica il conflitto, senza ricorrere al confronto e alla forza, siano stati vani, e quanto rimangano futili”, ha aggiunto il ministro.

Le proteste dei manifestanti ucraini filo-europeisti (kjonline.com)

Le proteste dei manifestanti ucraini filo-europeisti (kjonline.com)

Il presidente ucraino, Victor Yanukovich, infatti, per tentare di allentare la tensione che da due mesi mina la stabilità del Paese, aveva offerto, negli scorsi giorni, ad uno dei leader dell’opposizione Arseny Yatsenyuk l’incarico di premier al posto di Nikolai Azarov, che sarebbe stato quindi sacrificato. Yanukovych ha offerto il posto di vicepremier all’altro esponente dell’opposizione, l’ex pugile Vitali Klitschko, ma la proposta non ha calmato gli animi. Centinaia di manifestanti, infatti, continuano ad attaccare i palazzi istituzionali, come il Palazzo delle esposizioni, edificio usato come base delle forze di sicurezza sulla strada Grushevskogo, nel centro di Kiev. Il sito russo Russia Today mostra le immagini di alcune molotov lanciate contro l’entrata del palazzo.

L’opposizione ucraina, dopo aver snobbato le offerte del presidente Viktor Yanukovic (eletto nel 2010), chiede elezioni presidenziali quest’anno aggiungendo che i colloqui con il campo del presidente continueranno. La risposta del leader dell’opposizione, Arseny Yatsenyuk, è stata la seguente però: “L’opposizione è pronta ad assumersi le sue responsabilità per il bene del Paese e sarà il popolo ad affidare il potere in Ucraina. Noi non arretreremo di un passo dalle nostre posizione”. Yatsenyuk ha ricordato che vogliono l’Ucraina in Europa (rompendo l’accordo sottoscritto tra Yanukovich e Vladimir Putin) e liberare la leader dell’opposizione Yulia Tymošenko, ancora detenuta. A favore dell’ex Primo Ministro ucraino è arrivata la sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che il 29 aprile 2013 ha decretato “illegale” la detenzione della Tymošenko.

Per martedì è programmata una riunione della Rada, il Parlamento, per modificare le controverse leggi contro le manifestazioni, che è una delle richieste dell’opposizione. Da ultimo Yanukovich ha detto di essere pronto a modificare la Costituzione, che al momento assegna grandi poteri al capo dello Stato, o tramite referendum o attraverso un procedimento legislativo.

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