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Ucraina. Nomina Saakashvili irrita la Georgia, convocato ambasciatore a Tbilisi

Creato il 16 febbraio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

saakashvili_mikheildi Giacomo Dolzani

La nomina dell’ex presidente georgiano, Mikheil Saakashvili, a capo del Consiglio Consultivo per le Riforme in Ucraina da parte del governo di Kiev non è andata giù a Tbilisi.
Su Saakashvili, in esilio dalla fine del 2012, cioè dopo la sconfitta alle elezioni parlamentari, pendono infatti accuse molto pesanti: abuso di potere per la repressione violenta di manifestazioni antigovernative nel 2007, l’aver sfruttato la propria posizione per impadronirsi della televisione ImediTv ed aver commissionato un pestaggio ai danni di un suo avversario politico nel 2005.
Dopo che il suo partito, il Movimento Nazionale Unito, è stato battuto dalla coalizione Sogno Georgiano, attualmente al governo, si è infatti trasformato in un avversario ingombrante e, probabilmente, queste accuse a suo carico sono finalizzate ad eliminarlo dalla scena politica. L’ex capo dello stato si è visto infatti costretto a fuggire negli Stati Uniti, dove risiedeva fino a pochi mesi fa.
Questa decisione di Kiev è stata quindi come un fulmine a ciel sereno per l’esecutivo georgiano il quale, Saakashvili, vorrebbe invece arrestarlo e processarlo; per questo motivo Vasyl Tsybenko, ambasciatore ucraino a Tbilisi è stato convocato per un incontro, che avverrà nei prossimi giorni, con il ministro degli Esteri georgiano, Maia Panjikidze, per fornire chiarimenti su questa nomina.
La scelta di Saakashvili per un incarico così di rilievo da parte del presidente ucraino, Petro Poroshenko, è dovuta alla sua grande esperienza al governo della Georgia e, probabilmente, al suo essere uno dei promotori della cosiddetta Rivoluzione delle Rose, la quale ha portato la repubblica caucasica ad emanciparsi dall’influenza di Mosca, fatto che si concilia pienamente con gli obbiettivi che si è posta l’Ucraina europeista.

da Notizie Geopolitiche



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